La lettera: «Piazza Vecchia resta spenta senza un simbolo di Natale»

L’INTERVENTO. Paolo Chiari, titolare de «Lalimentari», ha scritto una lettera al nostro giornale, sollevando la questione di Piazza Vecchia che quest’anno si presenta senza simboli natalizi.

Caro direttore, ho pensato di poter con lei condividere una riflessione in merito alla Christmas Design e a piazza Vecchia. Mi vedo costretto a una premessa che spero non la tedi. Circa vent’anni fa ho deciso di iniziare l’avventura de “Lalimentari” in Bergamo Alta, nostro gioiello cittadino, allora il mio pensiero era di portare qualche cosa di nuovo nel borgo e ho spinto per quello. Molte difficoltà e tante, tantissime soddisfazioni. Ho però nel tempo trascorso da allora maturato che una cosa continua a mancare qui «in alto»: una sensibilità adatta ai luoghi e alle tradizioni. Il nuovo che io volevo portare nel 2005 era una rivisitazione attualizzata di ciò che invece sono le nostre basi tradizionali, cambiare tutto per non cambiare nulla! Città Alta piace perché viva, lei contiene noi che la viviamo e la visitiamo, le dobbiamo rispetto, ma essendo molto anziana non possiamo sconvolgerla ogni volta che abbiamo un’idea. Sono convinto che «qualche cosa» di speciale e fuori dal vivere comune giornaliero vada programmato nell’arco dell’anno e che anche un turismo interessato alla nostra cultura debba trovare (comunicandoglielo bene prima) qualche cosa di diverso che lo spiazzi, ma i simboli come ad esempio la Fontana del Contarini non vanno oscurati, quelli vanno trovati e fotografati, sa bene a cosa mi riferisco, purtroppo…Il Natale è ciò che di più comune e tradizionale abbiamo nel mondo occidentale, ci lega tutti. La magia del periodo è religiosa, culturale e commerciale, ma saremmo ciechi se volessimo negare che ha dei «simboli» che lo caratterizzano, che tutti codifichiamo come tali e che sono estremamente popolari. Ma popolari non vuol dire banali e allora… e allora le sembra corretto che il cuore di Città Alta, piazza Vecchia, resterà spoglia per tutte le festività?

Per il volere di chi la magia del Natale non sarà rappresentata in mezzo a quello che a tutti gli effetti è il biglietto da visita di Bergamo?

Lo scorso anno un presepe (simbolo per eccellenza) ci ha accompagnato per tutto il periodo natalizio e quest’anno nulla, neppure un albero di Natale che tanto è sfruttato in ogni angolo della città... Opere di design, lanci commerciali, luci e architetture, sono un imprenditore da generazioni e sono a favore della vendita di spazi pubblici, io stesso ne ho uno in affitto proprio sulla piazza Vecchia e me ne sento responsabile, so di avere una funzione pubblica nei confronti di chi arriva a visitare Bergamo. Ma la giusta sensibilità che servirebbe non viene sempre dimostrata, noi che lavoriamo e viviamo il borgo lo presidiamo, ma non ci sentiamo padroni di tali spazi solo perché ne abbiamo sulla carta le autorizzazioni o la residenza, di certo abbiamo molto da offrire a chi «arriva fa le sue cose e se ne va».

«Quale potere è così grande da decidere che la magia del Natale non va rappresentata in piazza Vecchia, ma una piramide si?»

Con questo intendo dire che non c’è mai un confronto organizzato in precedenza e le parti in causa forti di un permesso rilasciato fanno ciò che possono e non vuol dire che «se puoi allora è consono» ai luoghi che stai usando. Come possiamo però colpevolizzare chi non vive tutti i giorni tutto ciò? Nessuno gli ha detto «ti autorizzo a fare … ma queste cose non sono possibili» e via una lista. Si lascia che i luoghi vengano sfruttati dietro pagamento del suolo pubblico, ma questo non significa che abbia una ricaduta diretta sui cittadini, forse una panchina in più (anche intestata al benefattore) o un’aiuola ripristinata o dei nuovi platani conseguenti ad una manifestazione sarebbero letti da tutti come un segno ben più tangibile di un bilancio comunale più o meno compromesso! In conclusione, neanche un simbolo nella nostra piazza quest’anno per non scatenare polemiche, questa la motivazione. Un simbolo che non richiederebbe domande alla Soprintendenza, raccolte commerciali o l’occultamento della fontana, ma solo l’espressione di un bene comune e di un valore condiviso, a pochi metri dalla nostra Cattedrale e dalla Basilica. Forse proprio perché troppo semplice e senza secondi fini non è stato pensato dall’amministrazione? Quale potere è così grande da decidere che la magia del Natale non va rappresentata in piazza Vecchia, ma una piramide si? Quello di un re? Spero sia il mio, un valido spunto. Piazza Vecchia resta spenta.

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