«La crudeltà del destino». Andrea Dall’Ara morto a 30 anni in sella alla moto che tanto amava

BERGAMO. Andrea Dall’Ara, nipote del campione Franco, urtato da un pick up Il conducente non si era fermato: è stato rintracciato a Palazzago e denunciato.

La crudeltà del destino. È anche così che papà Luciano tenta - fosse possibile - di spiegarsi perché il suo Andrea, che aveva 30 anni, una vita davanti e da un mese si era comprato casa invece adesso è nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, travolto dall’affetto di una marea di amici.Travolto. Andrea dall’Ara, nato e residente a Bergamo in via Gaudenzi zona via Carducci, diploma di perito meccanico e un lavoro in un officina di Lallio, nella notte tra venerdì e ieri, verso le 2, era in sella alla sua Honda Africa Twin: con gli amici stava tornando dal bowling di Mozzo, appuntamento in un bar di via Broseta in città per salutarsi e poi tutti a casa. Ma da via Rillosi esce su via Broseta un pick-up: l’urto, la moto di Andrea vola. Chiamano i soccorsi, intanto un medico che passa per caso tenta di rianimarlo, anche il personale del 118. L’uomo alla guida del pick up - 50 anni - scende, guarda, poi risale sul veicolo e se ne va, racconteranno alcuni testimoni. E mentre il cinquantenne arriva a casa, a Palazzago, Andrea arriva al «Papa Giovanni». Ma non c’è più niente da fare. Fuori dalla camera mortuaria sabato c’erano una marea di amici.

«L’abbiamo salutato verso le 20 – racconta il papà –, aveva appuntamento con il giardiniere per la sua nuova casa, poi usciva con gli amici»

Uno strazio infinito, stretti a mamma Daniela e papà Luciano che vegliano quel ragazzo che viveva ancora in casa con loro, ma che aveva preso un alloggio a Treviolo e stava per lasciare il nido. «L’abbiamo salutato verso le 20 – racconta il papà –, aveva appuntamento con il giardiniere per la sua nuova casa, poi usciva con gli amici. Mi hanno detto che erano andati al bowling, di Mozzo penso, e stavano tornando verso casa». Casa per Andrea era ancora via Gaudenzi, circa 200 metri dall’incidente.

Andrea era andato in moto al bowling perché i Dall’Ara e le moto sono una faccenda sola, lo sa tutta la città. Il nonno Franco è stato un campione di moto, gli zii Ezio e Sandro hanno ancora le concessionarie di moto. Andrea si muoveva in moto, è ovvio. È per questo che papà Luciano parla di tragico destino. «Aveva fatto tanti viaggi in sella. Era arrivato anche fino a Capo Nord». Quindi anche l’altra sera gli amici erano in macchina e lui in moto. Una specie di «carovana», che a un certo punto ha perso la moto. Hanno sentito il botto, gli amici, sono scesi e Andrea era già volato. Erano le 2 quando in via Broseta sono arrivati i mezzi di soccorso, ma non c’era più nulla da fare.

L’uomo alla guida del pick up si è allontanato dal luogo dell’incidente ed è stato rintracciato poche ore dopo grazie alle indagini serrate della Polizia stradale

L’uomo alla guida del pick up nel frattempo si era già allontanato dal luogo dell’incidente, rintracciato poche ore dopo grazie alle indagini serrate della Polizia stradale. La targa infatti non era nota, ma gli agenti hanno lavorato sul tipo di mezzo coinvolto (indicato dalle prime persone accorse): un pick up della Mitsubishi. E, nonostante non fosse intestato al guidatore, sono risaliti fino a lui trovandolo a Palazzago. Il cinquantenne, che davanti agli agenti ha ammesso le sue colpe, è stato denunciato per omicidio stradale, omissione di soccorso e fuga. Risultato negativo ai test per alcol e droghe, avrebbe anche detto di essere fuggito perché dopo l’impatto ha avuto un malore.

L’auto e la moto avrebbero avuto un impatto fronto-laterale, e Andrea Dall’Ara è caduto sull’asfalto. Il rumore dell’impatto è stato forte e ha allertato anche i giovani che, poco distante, stavano festeggiando una laurea in un locale che chiude proprio verso le due del mattino. Subito gli amici, ma anche i ragazzi della festa, sono usciti dal pub correndo verso il giovane motociclista riverso a terra. Anche alcuni residenti dei palazzi che si affacciano su quel tratto di via Broseta si sono svegliati a causa del forte rumore.

I funerali saranno celebrati martedì alle 15,30 nella chiesa di San Paolo Apostolo in città

Sono state diverse, infatti, le chiamate per attivare i soccorsi. In zona, sabato mattina diverse persone hanno raccontato che Andrea era steso a terra e non si muoveva. Sembra che, dopo l’incidente, sia rimasto sempre incosciente. Poi l’arrivo dell’ambulanza, e il trasporto all’ospedale Papa Giovanni. Le condizioni del giovane, però, erano troppo gravi e purtroppo non ce l’ha fatta. Alcuni amici, sabato mattina, sono andati sul luogo dell’incidente. Si sono seduti in terra, con lo sguardo rivolto verso la strada. Un fiore è stato lasciato nel palo che riporta i nomi delle vie, per salutare Andrea, che avrebbe compiuto 31 anni il 17 giugno.

Sabato nel quartiere, tante le persone che erano sotto choc. E c’è stato anche chi ha puntato l’indice su quell’immissione laterale, ritenendo che la visuale sia scarsa anche a causa degli alberi presenti. I funerali saranno celebrati martedì alle 15,30 nella chiesa di San Paolo Apostolo in città.

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