La crisi delle famiglie, raddoppiati gli aiuti
«C’è emergenza ma anche la solidarietà»

A Treviglio un intero capannone della fiera è diventato un vero e proprio Hub. In cinque settimane distribuite 15 tonnellate di cibo.

Richieste d’aiuto alimentare più che raddoppiate a Treviglio dall’inizio dell’allarme coronavirus. Numeri che evidenziano un’emergenza sociale drammatica con circa trecento famiglie che ricorrono settimanalmente all’aiuto di Comune e Caritas e ora ulteriori 366 che hanno chiesto e ottenuto il buono spesa derivante dal contributo del governo.

A misurare la crisi è anche lo scenario che dallo scorso 14 marzo si presenta al padiglione di «TreviglioFiera», trasformato in temporaneo luogo di raccolta di generi alimentari da distribuire a cittadini più bisognosi, coinvolgendo una settantina di volontari che finora hanno consegnato a domicilio circa 1.500 borse di alimenti. Una specifica organizzazione quella dell’«Hub solidale», ideata e introdotta dal Comune e in seguito resa possibile in base alle indicazioni dei Servizi sociali che raccolgono le segnalazioni della Caritas e de «La Quercia di Mamre», la mensa solidale ora chiusa per l’emergenza Covid-19.

Il numero delle famiglie aiutate dal Comune con l’«Hub solidale» non è variato di molto rispetto al periodo antecedente l’emergenza, ma ora è potenzialmente destinato ad aumentare: «Da anni garantiamo alle famiglie seguite dai Servizi sociali dei buoni spesa in collaborazione con la Coop – ha spiegato l’assessore Pinuccia Zoccoli Prandina – appunto per emergenze alimentari che ora sono purtroppo in aumento. Va precisato che queste famiglie vengono inoltre seguite nell’ambito di un progetto più ampio, che contempla anche il contributo affitto, l’assistenza domiciliare e quella disabili». Nel padiglione del polo fieristico, alpini, operai comunali, volontari civici e Croce rossa sono all’opera ogni giorno per preparare i panieri solidali, raccogliendo generi derivati da acquisti diretti dell’ente e dalla generosità di privati e aziende, che poi vengono distribuiti alle persone in difficoltà grazie anche alle associazioni di protezione civile.

L’alpino Marino Mariani è il referente organizzativo: «Fa parte del nostro dna aiutare chi ha bisogno – ha sostenuto – e quando il sindaco ha proposto questa iniziativa dell’hub solidale ci siamo subito resi disponibili, ottenendo il nullaosta dalla sezione provinciale delle penne nere. Ci siamo organizzati e quotidianamente ci rechiamo al padiglione di TreviglioFiera per gestire l’arrivo dei generi alimentari, separandoli per tipologia e facilitando la preparazione delle borse che vengono consegnate ogni mercoledì». Cinque finora le consegne in questione, che hanno permesso di correre in aiuto di circa 300 nuclei familiari la settimana. Due le fasi di distribuzione: la mattina sono coinvolti 25 volontari della Caritas e nel pomeriggio alpini e referenti delle associazioni di protezione civile: «Nei cinque mercoledì di operatività – fa sapere Marino Mariani – sono state consegnate complessivamente circa 15 tonnellate di generi alimentari. Abbiamo cercato ogni settimana di diversificare il contenuto del paniere per non essere ripetitivi e così dare un diversa opportunità alimentare e nutrizionale». I volontari distribuiscono borse per famiglie con meno di quattro componenti e cartoni per nuclei familiari più numerosi. Il paniere solidale finisce anche alle ospiti della Comunità Sirio, della Casa famiglia, e in questo periodo di forzata permanenza a Treviglio anche alle 27 famiglie di operatori degli spettacoli viaggianti, giunti in città alla fine di gennaio e costretti a rimanervi.

«Non appena iniziata l’emergenza il Comune di Treviglio si è subito attivato con un grande lavoro di squadra su più fronti – ha evidenziato il sindaco Juri Imeri –. L’hub solidale è un progetto di cui siamo orgogliosi e per il quale ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile e lo stanno rendendo concreto». Il parroco, monsignor Norberto Donghi, ha sostenuto: «L’emergenza c’è, ma la cosa confortante e bella di questa operazione d’aiuto è la condivisione nel fare e dare una risposta a chi ha bisogno di un sostegno».

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