La campagna dell’8xmille: aiuto concreto anche per gli ultimi del dormitorio del Galgario

La campagna «Qui chi vive in strada può cambiare la propria storia»: il Dormitorio Galgario di Bergamo è una delle opere al centro della nuova campagna informativa della Cei sull’8Xmille alla Chiesa cattolica.

Non è mai solo una firma. È di più, molto di più. Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza episcopale italiana, che mette in evidenza il significato profondo della firma: un semplice gesto che vale migliaia di opere. La campagna racconta come la Chiesa cattolica, grazie alle firme dei contribuenti riesca ad offrire aiuto, conforto e sostegno ai più fragili con il supporto di centinaia di volontari, sacerdoti, religiosi e religiose. Così un dormitorio, un condominio solidale, un orto sociale diventano molto di più e si traducono in luoghi di ascolto e condivisione, in mani tese verso altre mani, in occasioni di riscatto. Tra le opere al centro della nuova campagna informativa c’è anche il dormitorio del Galgario di Bergamo.

Una firma che genera cambiamento per chi soffre

«L’obiettivo della campagna 2022 – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – è dare ancora una volta voce alla Chiesa in uscita motivata da valori che sono quelli del Vangelo: amore, conforto, speranza, accoglienza, annuncio, fede. Gli spot ruotano intorno al “valore della firma” e ai progetti realizzati grazie ad essa. Chi firma è protagonista di un cambiamento, offre sostegno a chi è in difficoltà ed è autore di una scelta solidale, frutto di una decisione consapevole, da rinnovare ogni anno. Dietro ogni progetto le risorse economiche sono state messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari, spesso il vero motore dei progetti realizzati».

Sette storie di speranza: tappa anche a Bergamo

Quest’anno la campagna, che racconta sette storie di speranza e di coraggio, fa tappa a Bergamo per illustrare la realtà del Dormitorio Galgario, un luogo sicuro per chi vive in strada. Situato in un ex convento del ‘200 parzialmente ristrutturato, il Galgario non è solo il principale dormitorio maschile della città: è uno spazio aperto alla cittadinanza, in cui la povertà viene vissuta non soltanto come un’emergenza da risolvere «al riparo da occhi indiscreti» ma come luogo di incontro, di confronto, di scambio e di riflessione. Realizzata dalla Caritas diocesana di Bergamo la struttura accoglie, nel centro storico della città, uomini senza fissa dimora che ricevono ospitalità, conforto e ascolto. Grazie ad una squadra di 25 volontari e 15 operatori il centro, che dispone di 80 posti letto, è un punto di riferimento per tante persone in difficoltà.

«Accogliere gli ultimi – sottolinea don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana di Bergamo nel filmato di approfondimento che si può vedere al link https://www.8xmille.it/progetti/2022/dormitorio-galgario-persone-emarginate-e-senza-fissadimoraè la nostra missione. È un lavoro complesso che realizziamo grazie al team di operatori e volontari della Caritas che si prendono cura dei nostri ospiti. Questi vengono inseriti in un percorso di assistenza tramite una prima segnalazione del Centro di ascolto di Caritas Bergamasca e dello Sportello Prossimità del Comune di Bergamo».

La voce degli operatori e dei volontari del Galgario

Attivo tutto l’anno, il dormitorio opera a pieno ritmo nei mesi dell’emergenza freddo. È un servizio “di bassa soglia”: alle persone interessate non viene chiesta nessuna disponibilità ad un eventuale percorso di recupero sociale. Successivamente, se il soggetto è disponibile, può essere avviata una specifica progettualità. «Penso che l’ascolto sia la prima cosa da mettere sul campo – spiega Alex, operatore al Dormitorio Galgario – per dare modo ai nostri ospiti di avviare una ripartenza». «L’idea comune non solo mia ma dell’equipe in strada – aggiunge Tiziano, operatore presso la struttura –è quella di considerare la marginalità come una fase transitoria. Il povero che usufruisce dei nostri servizi deve essere accolto per recuperare la propria dignità».

Un aiuto concreto a chi vive in povertà e sulla strada

Sugli 80 posti, suddivisi in stanze al massimo da 5 letti, ce ne sono 10 sempre liberi per offrire 3 notti in emergenza. «Ringrazio di cuore l’8xmille perché è entrato dentro ai nostri progetti rendendoli possibili – prosegue Don Roberto –. In più occasioni e in svariate situazioni di fatica e di povertà c’è stato e, mi auguro, che ci sarà anche in futuro. Grazie anche a questo sostegno i nostri volontari svolgono un lavoro prezioso relazionale in sinergia con gli operatori e, durante la notte, si recano, con le Unità di Strada operanti sul territorio, nei quartieri più poveri della città per sottrarre i nostri fratelli in difficoltà da una notte al gelo. Proprio per far fronte a tante storie di disagio ho modificato lo stile d’accoglienza passando da uno a tre mesi».

«Ringrazio di cuore l’8xmille perché è entrato dentro ai nostri progetti rendendoli possibili – prosegue Don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana bergamasca –. In più occasioni e in svariate situazioni di fatica e di povertà c’è stato e, mi auguro, che ci sarà anche in futuro»

La destinazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica significa per questa realtà mezzi e porte aperte. Grazie a un contributo, dal 2019, di 510.000 euro, circa 80 persone vi trovano riparo ogni notte d’inverno e 62 d’estate. Solo nel 2021 sono stati accolti 2.120 uomini per un totale di 26.904 notti. Aperto tutti i giorni, dalle 20 alle 8, il dormitorio è integrato da altri servizi: ambulatorio di presidio sanitario, gestito dalla Croce Rossa Italiana che visita e fa tamponi agli ospiti 2 sere alla settimana; l’armadio condiviso, che distribuisce scarpe ed indumenti in kit imbustati che possono essere lavati ed asciugati al centro diurno; un magazzino per custodire gli effetti personali e i vestiti degli ospiti; il centro diurno Punto Sosta, definito «l’oratorio dei senza fissa dimora», dedicato alle persone in situazione di grave marginalità di Bergamo: un servizio ricreativo che offre opportunità relazionali, creative e laboratoriali, aperto ad accesso libero ogni giorno dalle 14 alle 17 come multi-spazio, che permette una sosta dalla strada, promuove e valorizza le esperienze e il “tempo insieme”. Per tutte le persone che lo frequentano è, innanzitutto, un luogo di riposo pomeridiano, uno spazio di svago (carte, freccette, biliardino), di preghiera con una stanza dedicata, un luogo di chiacchiere davanti ad un tè caldo e di condivisione di esperienze, di racconti e di vissuti, dove si può cantare insieme e usare il pc, uno spazio di tutti da tenere pulito e in ordine insieme.

Don Trussardi: «Primo passo per motivare il cambiamento»

«È un primo passo per motivare al cambiamento. Qui in tanti - conclude il direttore - trovano un sorriso ed una parola di conforto insieme ad uno spuntino che consente, ai senza tetto, di spezzare il ritmo di una giornata per le vie della solitudine». Ristrutturato nel 2018, il dormitorio sarà presto ampliato per offrire risposte concrete alle crescenti richieste. Con l’Ambito territoriale di Bergamo e con il comune di Bergamo, si sta condividendo una progettualità integrata che prevede un aumento dei posti letto; uno sportello di informazione, orientamento al servizio sociale professionale o ai servizi specialistici e presa in carico; lo sportello di consulenza legale e di previdenza sociale; l’orientamento al lavoro; la banca del tempo; un servizio di mediazione linguistico-culturale e corsi di lingua italiana per stranieri. Anche le donne usufruiscono di un progetto di accoglienza, più contenuto nei numeri, che prevede un punto sosta diurno, dalle 10 alle 14, ed un dormitorio notturno con 8 posti letto. Il Galgario offre, inoltre, un programma, in costante aggiornamento, di eventi ed iniziative aperte a tutti: laboratori, mostre, spettacoli, proiezioni di film e cene condivise.

«È un primo passo per motivare al cambiamento. Qui in tanti - conclude il direttore della Caritas diocesana bergamasca, don Roberto Trussardi - trovano un sorriso ed una parola di conforto insieme ad uno spuntino che consente, ai senza tetto, di spezzare il ritmo di una giornata per le vie della solitudine».

La campagna, ideata per l’agenzia Another Place da Stefano Maria Palombi che firma anche la regia, è pianificata su tv, con spot da 30” e 15”, web, radio, stampa e affissione. Le foto sono di Francesco Zizola. Sul web e sui social sono previste campagne “ad hoc” per raccontare una Chiesa in prima linea, sempre al servizio del Paese, che si prende cura degli anziani soli, dei giovani in difficoltà, delle famiglie colpite dalla pandemia e dalla crisi economica a cui è necessario restituire speranza e risorse per ripartire.

Come aderire alla campagna dell’8xmille

Su www.8xmille.it sono disponibili anche i filmati di approfondimento sulle singole opere mentre un’intera sezione è dedicata al rendiconto storico della ripartizione 8xmille a livello nazionale e diocesano. Nell’area «Firmo perché» sono raccolte le testimonianze dei contribuenti sul perché di una scelta consapevole. Non manca la Mappa 8xmille che geolocalizza e documenta con trasparenza quasi 20mila interventi già realizzati.

Sono oltre 8.000 i progetti che, ogni anno, si concretizzano in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, secondo tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Terzo mondo. La Chiesa chiede ai fedeli ed ai contribuenti italiani di riconfermare con la destinazione dell’8xmille la fiducia e il sostegno alla sua missione per continuare ad assicurare conforto, assistenza e carità grazie ad una firma che si traduce in servizio al prossimo.

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