Infortuni, dopo due mesi di calo in aprile +18,5% rispetto al 2023

I DATI. In Bergamasca tornano a crescere le denunce all’Inail dopo la flessione di febbraio e marzo. I casi con esito mortale scesi dai 9 dell’anno scorso a 5.

Invertire la tendenza sembra difficile, quasi impossibile. Gli infortuni sul lavoro restano sempre su numeri stabili – cioè alti – in Bergamasca. L’evidenza sta consolidandosi anche nel corso di questo 2024, come rendicontato dai nuovi dati dell’Inail che arrivano ora sino alla fine di aprile. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, in Bergamasca sono state 4.448 le denunce per infortunio presentate all’Inail, in flessione solo dello 0,1% rispetto alle 4.453 dello stesso periodo del 2023. In sostanza, nessuna evidente variazione.

Scandagliando meglio i dati, tuttavia, il mese di aprile ha segnato criticità particolari: aprile 2024 ha contato infatti 1.036 denunce, ben il 18,5% in più di aprile 2023, andando così a neutralizzare i segnali di frenata che si erano colti a febbraio e marzo in particolare. Lo scenario degli infortuni sul lavoro rimane critico quasi ovunque. L’intera Lombardia ha contato 37.796 denunce per infortunio nei primi quattro mesi dell’anno, mostrando una crescita del 4,4% rispetto alle 36.200 pratiche avviate negli stessi mesi del 2023; le province con gli incrementi maggiori sono Varese (+13,9%), Como (+11,1%) e Lecco (+7,9%), mentre segnano un calo significativo Lodi (-8,8%) e Monza e Brianza (-5,5%).

Infortuni mortali

Una notizia più incoraggiante – però solo su scala locale – si legge in filigrana alla voce più drammatica del bilancio dell’Inail, cioè le denunce per infortunio mortale: in Bergamasca se ne sono contate 5 nel periodo gennaio-aprile 2024, in controtendenza rispetto ai 9 «mortali» segnalati negli stessi mesi dello scorso anno (un annus horribilis per la sicurezza sul lavoro in Bergamasca). A livello regionale però gli infortuni mortali sono in crescita, perché passano dai 49 di gennaio-aprile 2023 ai 52 di gennaio aprile 2024: i numeri si fanno pesanti soprattutto a Brescia (da 9 a 13 vittime), Monza e Brianza (da 1 a 4) e Pavia (da 3 a 5). A livello nazionale l’Inail rileva «un lieve aumento delle denunce di infortunio in complesso e di quelle mortali».

Malattie professionali

Sono invece in calo, dopo una lunga fase di crescita, le denunce per malattia professionale: in provincia di Bergamo ne sono state presentate 291 nei primi quattro mesi di quest’anno, il 21,3% in meno delle 370 di gennaio-aprile 2023. Le patologie più frequenti, segnala l’Inail, restano quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e quelle dell’orecchio.

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