Influenza, con sbalzi climatici e meno mascherine ecco il colpo di coda

Salute Secondo i dati di Influnet in Lombardia si è registrata una media di casi decisamente più alta rispetto al passato: 6,9 casi ogni mille assistiti.

Il cielo grigio e uggioso, le temperature fredde. Il ritratto dell’inverno fuori stagione si completa sul versante sanitario: anche le sindromi simil-influenzali – dall’influenza vera e propria ai più svariati raffreddamenti e virus respiratori – presentano un colpo di coda. L’incidenza di queste patologie è tornata a crescere da quasi un mese, raggiungendo a fine marzo un insolito picco: mai, in questo periodo dell’anno, i «medici sentinella» intercettavano così tanti casi. È quanto emerge dagli ultimi bollettini di «InfluNet», la rete di sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali. L’ultimo report, relativo alla settimana tra il 21 e il 27 marzo, segnalava infatti un’incidenza di 6,9 casi ogni mille assistiti (cioè ogni mille persone) in Lombardia. Cioè decisamente più alta del passato, basta andare a sfogliare i report degli anni precedenti: nella stessa settimana del 2021 l’incidenza era di 1,58 casi ogni mille pazienti.

«Circolazione anomale in questo periodo dell’anno»

«Effettivamente si sta rilevando un aumento di patologia non-Covid delle prime vie respiratorie, con una circolazione un po’ infrequente considerato il periodo dell’anno», spiega Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo. Diversi i fattori in gioco: «I repentini cambi climatici hanno favorito senza dubbio queste patologie – riflette Eugenia Belotti, vicepresidnete dell’Ordine dei medici e medico in pronto soccorso -. Siamo assolutamente fuori dal periodo influenzale propriamente detto: tra l’altro in questa stagione, così come l’anno scorso, l’influenza ha avuto numeri bassissimi, era quasi sparita grazie alle vaccinazioni e soprattutto all’uso della mascherina. Ora che l’attenzione viene meno, aumentano anche queste patologie respiratorie».

Le sindromi simil-influenzali, stima la Regione, nell’ultima settimana hanno colpito circa 63.400 persone, «per un totale di oltre 1.216.000 casi dall’inizio delle attività di sorveglianza epidemiologica», cioè dall’inizio dell’autunno. Il virus circola soprattutto tra i più piccoli.

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