Influenza, picco atteso a Natale. Finora 170mila vaccinazioni

SANITÀ. Aumento del 18% di vaccinati rispetto all’anno scorso, la campagna sta procedendo a ritmo sostenuto. Come da aspettative, va più a rilento la campagna anti-Covid.

Il balzo è significativo. La campagna antinfluenzale viaggia a ritmo ben più sostenuto dello scorso anno: al 19 novembre, secondo i dati elaborati dalla Regione Lombardia, in Bergamasca si è arrivati a 170.280 vaccinazioni, in aumento di circa il 18% rispetto allo scorso anno alla stessa data. In altri termini, qualcosa come 26mila vaccinati in più: se si tratta solo di un «anticipo» rispetto alle tempistiche dello scorso anno (la campagna poi chiuse attorno alle 200mila somministrazioni) o di un reale aumento delle adesioni, lo si scoprirà solo nelle prossime settimane, ma intanto Bergamo gioca d’anticipo rispetto al possibile picco influenzale.

La crescita delle vaccinazioni nelle ultime settimane

Ed è proprio in queste ultime settimane che la campagna ha subìto un’accelerazione: al 30 ottobre si contavano infatti 94.101 vaccinazioni, in circa tre settimane se ne sono dunque aggiunte 76.179, l’equivalente di oltre 25mila alla settimana. È il frutto del gioco di squadra tra medici di medicina generale (pediatri compresi), farmacie, Asst. Di «risultato molto buono» parla Ivan Carrara, medico di base e segretario della Fimmg Bergamo: «Sono numeri confortanti per il territorio. Il contributo dei medici è importante: in tutta la Lombardia abbiamo somministrato più di un milione di dosi».

La circolazione del virus in linea con l’anno scorso

Sul fronte epidemiologico, «la circolazione virale è ancora in linea con lo scorso anno – spiega Carrara, medico-sentinella della rete di sorveglianza regionale –, con numeri contenuti. Il picco è atteso verso Natale». «L’adesione all’antinfluenzale è senz’altro positiva – rileva anche Marco Agazzi, medico di base e presidente dello Snami Bergamo –. Anche la nuova piattaforma informativa per la gestione dei vaccini (Arvax, a pieno regime da quest’anno, ndr) ha funzionato bene, oltre le previsioni». In campo anche le farmacie: «C’è un incremento importante, in particolare per l’antinfluenzale – conferma Davide Petrosillo, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bergamo –. Le informazioni sulla variante australiana forse potrebbero aver preoccupato di più la popolazione, spingendo alla vaccinazione fasce di soggetti che in genere non aderivano alla campagna.

l contributo dei farmacisti vaccinatori è importante: grazie alla capillarità e alla prossimità, i cittadini sanno che le farmacie sono un punto di riferimento anche per questo. Abbiamo la possibilità di organizzare sessioni vaccinali con flessibilità, in orari comodi per chi altrimenti non riuscirebbe a recarsi nelle Case di comunità o negli hub vaccinali».

Per Andrea Raciti, presidente di Federfarma Bergamo, «dopo due anni di calo c’è un incremento. Tutte le farmacie stanno registrando numeri importanti, e in particolare Bergamo risulta la migliore provincia lombarda per contributo dei farmacisti alla campagna. Anche la filiera dell’approvvigionamento non ha evidenziato particolare intoppi». A livello regionale la Lombardia è arrivata a 1.582.699 vaccinazioni antinfluenzali, in aumento del 12,5%; il 38 per cento di queste vaccinazioni è stata fatta ai 65-79enni, un altro 25 per cento agli over 80.

Vaccino anti-Covid a rilento

Come da aspettative, invece, l’anti-Covid va più a rilento: sempre al 19 novembre di quest’anno, sono stati 23.596 i bergamaschi che hanno scelto di ricevere anche questa vaccinazione, in linea con le 22.362 adesioni di un anno fa alla stessa data. «Per l’anti-Covid – ragiona Carrara – c’è più resistenza da parte dei pazienti, anche tra chi ha delle patologie che lo rendono un soggetto a rischio. Serve un maggior convincimento».

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