Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 28 Settembre 2020
Incidenti in montagna, bilancio tragico
In tre mesi dieci morti sui sentieri
Con i due incidenti dello scorso weekend salgono a dieci le persone morte in montagna dal 27 giugno al 27 settembre: escursionisti e cercatori di funghi, sportivi e semplici appassionati che si trovavano sulle Orobie o, da Bergamo, erano in escursione fuori provincia.
Con Luca Bonaitie Gian Battista Amigoni salgono a dieci le persone morte in montagna in soli tre mesi, dal 27 giugno al 27 settembre: escursionisti e cercatori di funghi, sportivi e semplici appassionati. L’ultimo in ordine di tempo il 19 settembre a Valgoglio dove Davide Masnada, 48 anni, di Presezzo, è morto per un malore. Due giorni prima era morto Enrico Carenini, 71 anni, di Torre de’ Busi, caduto mentre cercava funghi in località San Marco. Il 13 settembre a Gromo, sul Monte Avert, è morto Luigi Belotti, 71 anni, di Cenate Sopra, precipitato per 200 metri sotto gli occhi della moglie mentre era a caccia con lei e un amico. Il 6 settembre Serafino Arrigoni Neri, 46 anni, di Barzio (Lecco), ha perso la vita cadendo con la moto da trial in un dirupo ai Piani di Bobbio, al confine tra le province di Lecco e Bergamo.
A Ferragosto la montagna è costata la vita ad Alessandro Dolci, 15 anni, di Oltre il Colle, caduto durante un’arrampicata in solitaria e senza protezioni sul Monte Alben, in Val Serina. Il giovane era precipitato da una cinquantina di metri ed era morto il 15 agosto, probabilmente sul colpo. Le ricerche erano scattate in serata e il suo corpo era stato individuato la mattina dopo, con il sorvolo in zona dell’elicottero del 118.
Il 2 agosto è morto Flavio Cisana, 83 anni, di Ponte San Pietro, caduto lungo un sentiero scosceso mentre cercava funghi in Val di Non. Il pensionato era scomparso la domenica ed era stato ritrovato la mattina dopo dagli uomini del Soccorso alpino di Lana, in Trentino. Il 1° luglio nella zona del Passo del Corno, a 2.224 metri di quota, ha perso la vita un’escursionista tedesca di 72 anni, precipitata per circa 150 metri in una zona impervia.
Con una compagna di viaggio era partita dal rifugio Curò, diretta al rifugio Coca, quando era scivolata ed era stata recuperata dall’elicottero del 118 dopo che l’amica aveva lanciato l’allarme. Il 27 giugno è morto un altro giovane, Saverio Ghilardi, 26 anni, di Romano di Lombardia, precipitato per quasi 200 metri a Edolo, nella zona dei Corni di Premassone in Valcamonica (Brescia).
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