Cronaca / Bergamo Città
Martedì 13 Agosto 2024
In via Camozzi dal cantiere riaffiora l’antica porta S.Antonio. Lavori rinviati al 2025
BERGAMO. Il ponte sulla roggia Serio attraversava le Muraine. Rota: «Servirà un’alternativa per il teleriscaldamento». Cantiere fermo, si riapre nel 2025. Viabilità senza intoppi.
Appartengono alle fondazioni del ponte di accesso che un tempo consentiva l’attraversamento della roggia Serio verso la Porta Sant’Antonio (di cui faceva parte), lungo le Muraine, i reperti riaffiorati la settimana scorsa all’incrocio tra via Camozzi e via Borgo Palazzo durante la posa del teleriscaldamento. Lunedì un sopralluogo è stato effettuato da Comune, A2A, Soprintendenza e polizia locale: il cantiere, per quest’anno, si ferma qui. Servirà proseguire con ulteriori accertamenti per delimitare l’ampiezza del manufatto, di cui è riaffiorato al momento solo un angolo, e poi trovare una soluzione per andare avanti con la posa dei tubi, senza intaccare la struttura.
Il tratto di strada di via Camozzi sarà di nuovo coperto e asfaltato. Cantiere rinviato al 2025, servono ulteriori accertamenti
Il contrattempo inciderà sulla viabilità della zona per le prossime due settimane, perché si dovranno fare nuovi scavi oltre l’incrocio, all’inizio di via Frizzoni. Ma, fa sapere il Comune, la viabilità tornerà regolare prima dell’inizio delle scuole.
Fermi e rimandati al 2025 i lavori del teleriscaldamento
L’obiettivo, nel frattempo, è di individuare il perimetro dello storico manufatto per poi trovare la soluzione che consentirà di proseguire con la posa del teleriscaldamento nell’estate del 2025, com’era già previsto dal cronoprogramma. Quest’anno, infatti, i lavori di A2A si sarebbero in ogni caso bloccati subito dopo l’incrocio.
Il ritrovamento dell’antico muro ha costretto gli operai a fermarsi una ventina di metri prima; ora semmai il problema è di riuscire a trovare, a stretto giro, una «strada» sotterranea per far passare i tubi senza intaccare le antiche fondazioni. Le cartografie dell’epoca sono troppo approssimative, si andrà dunque per tentativi. Quel che è certo è che non si potrà scavare in profondità, poiché le fondazioni dello storico ponte scendono per oltre due metri sotto la sede stradale: troppi per pensare di bypassarle in questo modo.
Lavori per individuare il resto dell’antico manufatto
Nel corso di questa settimana il tratto di strada di via Camozzi che nei giorni scorsi è stato oggetto del cantiere, sarà di nuovo coperto e asfaltato. A partire da lunedì prossimo gli scavi di «assaggio» riprenderanno in via Frizzoni per individuare l’angolo «gemello» del manufatto rinvenuto settimana scorsa. Nel corso del sopralluogo di ieri la Soprintendenza, rappresentata dal funzionario Stefania De Francesco: «Abbiamo chiesto degli accertamenti, con un ampliamento dell’indagine per vedere la reale conservazione della struttura e verificare la possibilità di un tracciato alternativo per il teleriscaldamento», puntualizza De Francesco.
La Soprintendenza: «Abbiamo chiesto degli accertamenti, con un ampliamento dell’indagine per vedere la reale conservazione della struttura».
Possibili modifiche alla viabilità
È probabile dunque che da lunedì si dovrà chiudere per qualche giorno anche l’ultimo tratto di via Borgo Palazzo. Nel caso, il traffico sarà dirottato verso via Madonna della Neve e l’accesso alla parte finale di via Borgo Palazzo sarà consentito solo ai residenti, con un doppio senso di marcia. Ma questo accadrà solo se non si riuscirà ad evitare uno scavo in corrispondenza dell’incrocio. In ogni caso la direttrice via Camozzi-via Frizzoni resterà sempre aperta al traffico, così com’era già previsto data la concomitanza con i lavori nella zona di viale Giulio Cesare, che già creano disagi a poche centinaia di metri di distanza.
«La nostra preoccupazione è quella di non interrompere i lavori del teleriscaldamento, che rappresenta un valore aggiunto per la città – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota –. Ma nel frattempo sarà necessario anche salvaguardare i reperti storici che
«Dovremo trovare una soluzione per bypassare i resti»
si sono trovati. Dovremo trovare una soluzione per bypassare questo manufatto e per continuare verso via Frizzoni; si studierà ogni possibile alternativa. È un inconveniente che poteva capitare e che non causerà complicazioni dal punto di vista viabilistico. I lavori riprenderanno, come da programma, l’anno prossimo con il tratto da via Frizzoni all’incrocio tra via Muraine e via San Giovanni».
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