In elicottero con Simone Moro
«Riscoprire Bergamo e innamorarsene»

L’alpinista-elicotterista è impegnato nel progetto di VisitBergamo per rilanciare l’immagine del territorio orobico nel mondo. Gli scatti sono di Matteo Zanga. Per ripartire anche riscoprendo la bellezza del territorio.

Il mondo è abituato a vederlo dall’alto, che sia la cima di una montagna o il cielo che solca con il suo elicottero. Simone Moro, l’alpinista che dalle Orobie è arrivato alle vette del globo, ieri mattina ha posato il suo sguardo sulla città, per contribuire al suo rilancio. Insieme al fotografo Matteo Zanga, appunto in volo verticale, ha solcato Bergamo per una sessione di scatti aerei nell’ambito di un progetto che VisitBergamo sta mettendo a punto per promuovere l’immagine della Città dei Mille nel mondo dopo la catastrofe del Covid.

«Si lavora in cordata», sorride Moro. La metafora è servita: l’alpinista ha infatti messo a disposizione (e l’ha ovviamente pilotato) l’elicottero, un Eurocopter As 350 Ba giallo della sua azienda Altitude Helicopter, per contribuire al progetto. E allora, con l’attività dell’aeroporto di Orio pressoché ferma (la torre di controllo era in costante contatto con Moro e ha dato un prezioso contributo), dalle 7 alle 7,30 si è potuti arrivare a quote solitamente impensabili per via dell’intenso traffico aereo, e cioè sino a cinquemila piedi, per scattare anche una foto verticale con l’intera città e il perimetro delle Mura. «Bergamo purtroppo in questi mesi è stata conosciuta a livello mondiale per la tragedia negativa, e il rischio è che le persone abbiano paura a venire in questa città, in questo territorio – rileva Moro –. Serve impegnarsi per offrire un’altra immagine, che sappia attirare turisti, italiani e non, raccontando la nostra terra: le nostre bellezze, non solo il nostro martirio. Mi sono messo volentieri a disposizione per dare un contributo a questo progetto. Tra l’altro, da ormai un mese ogni domenica su Instagram (dove ha quasi 90 mila follower, ndr) faccio delle dirette per raccontare Bergamo, e il riscontro è sicuramente positivo».

«Immagini che ci hanno permesso di cogliere lo spettacolo magnifico di Bergamo dall’alto», sottolinea Christophe Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo, commentando l’ultima sessione, con gli scatti di Matteo Zanga e la guida di Moro. Finora sono stati dieci i servizi fotografici per il progetto: «L’importante contributo dato dalle nuove fotografie – specifica l’agenzia per la promozione turistica della terra orobica – sarà una leva fondamentale per il rilancio dell’immagine di Bergamo». Nella pentola di Moro bolle parecchio. Con tante cose dedicate a Bergamo, dopo aver scalato le cime più aspre del mondo. Oltre ai voli in elicottero della Altitude Helicopter, con base al Pighet e «servizi» intrecciati al turismo e alla scoperta di questi luoghi (ha da poco acquistato un secondo velivolo), «non è escluso che quest’anno possa concentrare la mia attività alpinistica sulle Orobie – racconta – : ho alcuni progetti in testa. Mi chiamano dal Nepal, dagli Usa, dall’Argentina, dal Cile per chiedermi come stanno Bergamo e i bergamaschi. Io rispondo loro invitandoli a scoprire Bergamo». 

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