In Città Alta meridiana danneggiata il 31 dicembre. Il Comune: chi la realizzò pronto a ricostruirla

SULLE MURA. È sulle Mura all’ingresso della cannoniera di San Giovanni. Il Comune: denuncia contro ignoti. Intanto il bel gesto di Remuzzi Marmi.

Le fotografie hanno iniziato a girare nelle chat dei residenti di Città Alta e parlano da sole. Mostrano un importante danno alla copertura della meridiana situata in via delle Mura, nei pressi dell’ingresso della cannoniera di San Giovanni. «Sembrerebbe che il danno sia dovuto ai botti di Capodanno», spiega il Comitato dei residenti del borgo storico che ha segnalato il fatto. La meridiana è costruita in acciaio ed è montata su un supporto in pietra tendente al rosa. E proprio quest’ultimo è stato danneggiato durante i festeggiamenti della notte del 31 dicembre: la rottura è ben visibile su uno dei bordi con alcuni pezzi della copertura finiti a terra sui sampietrini della pavimentazione che circonda la meridiana. La segnalazione è arrivata direttamente dai residenti del borgo storico a Palazzo Frizzoni.

L’amministrazione, al corrente del danno, fa sapere che «si procederà con una denuncia contro ignoti». Il manufatto fa parte del panorama del viale delle Mura da una ventina di anni abbondanti (fu posata nel 2003), opera del progettista Mauro Fizzanotti e realizzata dai fratelli Remuzzi con i marmi della società Remuzzi Marmi. Misuratore del tempo, come tutte le meridiane, è un precisissimo orologio solare che funziona con il più naturale dei fenomeni: quello della rotazione terreste intorno al sole.

E nella mattinata di venerdì 3 gennaio, la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali ha dichiarato che proprio i fratelli Remuzzi, che in origine fornirono i materiali dell’opera, oggi offrono alla città la disponibilità alla sua ricostruzione. «Dopo l’amara realtà del danneggiamento al basamento della meridiana in via delle Mura posta sullo spalto di San Giovanni - spiega Carnevali su Instagram –, voglio esprimere la mia gratitudine e riconoscenza ai fratelli Remuzzi della società Remuzzi Marmi, che in origine fornirono il materiale per la realizzazione dell’opera e oggi offrono alla città la loro disponibilità per la sua ricostruzione.Un gesto che va oltre la semplice azione di ripristino. Alla stupidità e agli atti vandalici, è davvero bello poter reagire insieme con solidarietà e generosità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA