Cronaca / Bergamo Città
Martedì 06 Settembre 2016
In ciabatte e borsetta sui crepacci
«Assurdo, la montagna è una cosa seria»
«Li ho visti anche io, in ciabatte e borsetta. Davvero assurdo, la montagna è una cosa seria». A parlare è Marco Zanchi, campione bergamasco di Ultra Trail (lunghissime corse in montagna), che è intervenuto durante la trasmissione «Colazione con Radio Alta» per commentare le foto scattate dalla guida alpina Luca Montanari sul Monte Bianco.
Negli scatti si vedono famiglie che attraversano pericolosi crepacci con un’attrezzatura non adeguata all’impresa. Il rischio è molto alto non solo in zone impervie come la cima più alta d’Europa, ma anche sulle Orobie dove ogni anno si registrano infortuni, anche gravi, causati dalla sufficienza con cui molti escursionisti affrontano la montagna. «Io sono uno sportivo, non mi ritengo un grande alpinista, ma so come si va in montagna – commenta Zanchi, che l’anno scorso ha vinto l’Orobie Ultra Trail -. Il problema del Monte Bianco è che il nuovo ascensore permette a tutti di arrivare a 3800 metri di quota senza problemi. Per di più su un ghiacciaio. Anche io ho visto gente in ciabatte e borsetta. E’ davvero assurdo, basti pensare che c’è gente che si prepara per mesi e mesi per arrivare in quei luoghi. La montagna è una cosa seria. Bisogna andarci con l’attrezzatura adeguata».
A lanciare per primo il sasso, corredato da scatti inequivocabili, è stata la guida alpina Luca Montanari: «Mentre tenevo un Corso di Alpinismo assisto a queste scene, a cui purtroppo mi sono dovuto abituare, ma non posso rimanere indifferente!...così decido di togliere del tempo ai miei allievi e mi avvicino ai crepacci dove questa gente, imperterrita, scatta foto, selfie in questo “Luna park”. Metto in guardia queste persone del pericolo che stanno correndo...in tutta risposta, una madre scocciata che stava scattando foto con i suoi due bimbi, mi risponde, a tono. A questo punto...non voglio più perdere altro tempo, impotente, mi volto e torno al mio lavoro. Che la montagna sia di tutti, che la montagna deve rimanere un luogo dove la gente deve sentirsi libera di fare quel che vuole, arrivati a questo punto mi sembra una grande cavolata!!! E non credo proprio che sia un mio punto di vista».
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