Cronaca / Bergamo Città
Martedì 31 Dicembre 2024
In Cattedrale l’antico «Te Deum» e la celebrazione per la pace
OGGI E DOMANI. Il 31 dicembre alle 18 il Vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, presiederà le Messe. L’1 gennaio ricorre la 58esima Giornata mondiale della pace.
Come da tradizione il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, alle 18 in Cattedrale il Vescovo Francesco Beschi presiede una Messa solenne, durante la quale sarà cantato l’antico inno del «Te Deum» in ringraziamento al Signore per il dono dell’anno trascorso in attesa del nuovo.
Nel messaggio per la Giornata mondiale, inviato ai capi di Stato e di governo, ai leader delle diverse religioni, ai responsabili delle organizzazioni internazionali e agli uomini di buona volontà, Papa Francesco lancia tre appelli per costruire la pace: azzerare il debito delle nazioni povere, eliminare la pena di morte, destinare all’educazione le risorse impiegate negli armamenti
Mercoledì 1° gennaio, Capodanno, ricorre la solennità di Maria Madre di Dio, che coincide con la 58ª Giornata mondiale della pace, sul tema, scelto da Papa Francesco, «Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la pace»: alle 18, sempre in Cattedrale, il Vescovo Beschi presiederà una solenne concelebrazione eucaristica (animata dal Coro dell’unità pastorale di Città Alta). Nel messaggio per la Giornata mondiale, inviato ai capi di Stato e di governo, ai leader delle diverse religioni, ai responsabili delle organizzazioni internazionali e agli uomini di buona volontà, Papa Francesco lancia tre appelli per costruire la pace: azzerare il debito delle nazioni povere, eliminare la pena di morte, destinare all’educazione le risorse impiegate negli armamenti.
I tanti conflitti in corso
La Giornata mondiale per la pace venne introdotta nel 1968 da Papa Paolo VI e resta di estrema attualità, visti i conflitti in atto anche oggi in Terrasanta e Ucraina, oltre a guerre civili e guerriglie in vari Stati del mondo di cui sono le popolazioni inermi a pagarne le conseguenze.
Lunedì 6 gennaio ricorre la solennità dell’Epifania, cioè la manifestazione del Bimbo di Betlemme come Salvatore di tutta l’umanità e insieme il ricordo della visita dei tre Magi alla grotta che portarono tre doni, ricchi di significato simbolico, che fanno riferimento alla duplice natura umana e divina del Bimbo di Betlemme: l’oro (metallo prezioso, segno della regalità, dono destinato soltanto ai re e Gesù Cristo è il Re dei re), l’incenso (testimonianza e adorazione della sua divinità), la mirra (pianta medicinale, rimanda alla futura sofferenza redentrice). Alle 10,30 in Cattedrale il Vescovo presiederà una solenne concelebrazione eucaristica, mentre alle 17 guiderà i Vespri della solennità.
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