In un anno 693 aggressioni sui treni, critiche anche le tratte bergamasche

Preso di mira il personale. La Regione scrive ai prefetti per coinvolgere le polizie locali nei controlli.

I numeri tracciano un quadro oggettivo: lo scorso anno Trenord ha registrato 693 aggressioni e minacce al personale di bordo, 1.261 atti vandalici e 370 episodi tra furti, rapine, molestie sessuali, atti osceni e aggressioni ai viaggiatori. Non se la passano bene alcune linee bergamasche in particolare, secondo i dati della Regione: 588 le segnalazioni complessive sulla Bergamo-Milano via Carnate, 49 solo le aggressioni sulla Lecco-Bergamo-Brescia e 60 quelle sulla Treviglio-Milano-Bergamo. Così ieri Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza e Polizia locale, ha preso carta e penna per scrivere ai prefetti lombardi, con una proposta: replicare ovunque l’accordo «pilota» redatto dalla Prefettura di Lecco per coinvolgere le polizie locali nel presidiare il pomeriggio e la sera le stazioni, ma anche con servizi a bordo dei treni per garantire la sicurezza di viaggiatori e personale di Trenord. «Per garantire la sicurezza sui convogli e negli scali ferroviari – sottolinea De Corato – è necessaria un’azione sinergica tra le istituzioni. Lo ripeto da tempo ed è sulla base di questa convinzione che ho scritto nuovamente ai prefetti lombardi riproponendo loro il progetto sperimentale attuato nella provincia di Lecco. Progetto che ha registrato risultati molto positivi in tema di sicurezza. Mi auguro che presto si possa fare altrettanto anche sulle linee ferroviarie delle altre province lombarde». Nel dettaglio, spiega De Corato, il protocollo applicato alla linea Milano-Lecco, a cui hanno aderito più Comuni lecchesi, «ha consentito una serie di servizi tardo pomeridiani e serali di polizia locale e forze dell’ordine nei pressi di molte stazioni e a bordo treno che, di regola, non possono essere svolti per carenza di personale».

Piazzale Marconi in realtà è già presidiato anche dalla polizia locale, oltre che dalle altre forze dell’ordine: «Quello di De Corato è un richiamo sempre utile, rivolto ai prefetti che sono il punto di riferimento per tutti noi sul territorio – premette Sergio Gandi, vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Bergamo –. La nostra amministrazione sta lavorando in maniera importante sull’area della stazione e della Malpensata, con il coinvolgimento anche delle Unità mobili. Proprio lunedì presenteremo nuovi numeri in Consiglio comunale (per rispondere a tre ordini del giorno della Lega, ndr): l’attività del 2021 è perdurata anche in questo gennaio e febbraio con arresti e denunce, con attività quotidiane e con volumi ancora maggiori rispetto allo scorso anno. Lo sforzo del sistema c’è, e ben venga tutto ciò che può fare anche la Regione, con risorse o corsi di formazione». Quanto al coinvolgimento della polizia locale per servizi a bordo treno, i vincoli sono maggiori: «Su questa proposta sarei più freddo – ragiona Gandi –: le risorse sono limitate, attualmente non è possibile pensare di aggiungere anche questi servizi. Per la sicurezza a bordo dei treni c’è la Polfer, il personale di Trenord e Rfi, le guardie giurate».
L. B.

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