In 1.200 per dire «Grazie» ai medici della Terapia intensiva neonatale

L’iniziativa Al Villaggio degli Sposi grande successo per la manifestazione di solidarietà «600 Battiti per la Tin». In campo i campioni Galbusera, Colbrelli e Casse insieme a 250 spinner di «Pedalare per la vita» e a decine di baby rugbisti.

Il pomeriggio è torrido, ma quando lo spirito è nobile, anche il caldo più afoso si sente meno. E ieri al centro sportivo don Bepo Vavassori al Villaggio degli Sposi è stato piuttosto il calore della solidarietà per i bimbi della Terapia intensiva neonatale del Papa Giovanni XXIII a farla da padrone. A loro e ai loro genitori è stata dedicata l’iniziativa «Seicento battiti per la Tin», dove per «Tin» s’intende appunto il reparto dell’ospedale di Bergamo nel quale ogni anno vengono ricoverati in media 600 neonati, molti dei quali nati prematuri. Un pomeriggio di sport e di laboratori per i bambini, in grado di coinvolgere circa 1.200 persone, tra cui 250 spinner che sotto un sole bollente hanno pedalato per quasi 3 ore al ritmo della musica mixata da Claudio Ranalli, musicista e produttore discografico, conosciuto per essere stato per anni uno degli uomini di palco nelle tournée di Zucchero.

La storia della piccola bianca

Tenuta a battesimo nel 2019 grazie a un’idea di Ivan Sardi, papà della piccola Bianca, anche lei 5 anni fa ospite del reparto di Terapia intensiva neonatale del Papa Giovanni, quest’anno l’iniziativa ha coinvolto di nuovo l’associazione Pedalare per la Vita, Perform Sport Medical Center, l’associazione per l’Aiuto al Neonato e, per la prima volta, la società sportiva Rugby Bergamo. Tre i testimonial d’eccezione, Ilaria Galbusera, capitana della nazionale di volley femminile sorde, il ciclista Sonny Colbrelli e lo sciatore azzurro Mattia Casse. Appartengono a loro, e ai campioni del Rugby Parabiago, i caschi e le maglie che saranno messi all’asta, insieme ad altre iniziative, per raccogliere i fondi da destinare alla Terapia intensiva neonatale del Papa Giovanni.

Ivan Sardi: «Siamo qui anche per non far sentire soli i genitori dei bambini e per restituire un po’ del bene ricevuto dai medici del reparto diretto dalla dottoressa Giovanna Mangili»

«L’obiettivo è di replicare almeno i 13mila euro raccolti nel 2019 – è l’auspicio di Ivan Sardi – per sostenere l’acquisto di materiale per la cura del neonato e l’organizzazione di nuovi progetti. Oggi però siamo qui anche per non far sentire soli i genitori di questi bambini e, per quanto mi riguarda, per restituire un po’ del bene che i medici del reparto diretto dalla dottoressa Giovanna Mangili hanno fatto alla mia famiglia 5 anni fa». In poche ore sono stati raccolti quasi 8mila euro e mentre l’attività di quest’anno è ancora in corso, già si pensa all’anno prossimo.

«Siamo solo all’inizio – ha detto Emanuele Arioli, presidente di Perform Sport Medical Center –, quest’anno abbiamo raddoppiato l’iniziativa di tre anni fa e nel 2023 intendiamo ampliarla ancora».

Un invito idealmente già raccolto anche da Gianni Riviera, presidente dell’associazione Pedalare per la Vita: «Aiutiamo questi piccoli guerrieri con l’entusiasmo a mille – ha detto –, consapevoli di ciò che si prova in quel reparto». Un messaggio forte di solidarietà, quello partito ieri dal Villaggio degli Sposi, che abbraccia la disabilità in tutte le sue forme: «È importante lavorare ogni giorno sulla sensibilizzazione – ha raccontato Ilaria Galbusera –. I pregiudizi e gli stereotipi sulla disabilità sono duri a morire e noi siamo qui oggi per provare a combatterli».

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