Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 12 Maggio 2021
Imprese, la Regione garante degli investimenti
E dai tagli ai vitalizi cinque milioni per le scuole
Burocrazia più snella, approvata la norma che elimina diversi intoppi per cittadini e comuni. Più veloci le assegnazioni delle abitazioni pubbliche. Scuole: ai paesi sotto i 5.000 abitanti che hanno un plesso arriverà il contributo.
Una burocrazia più snella, quindi con procedimenti più rapidi ed efficienti, e specifici interventi per sciogliere alcuni nodi che impattano nella vita quotidiana di cittadini, imprese e pubblica amministrazione. I 19 articoli della Legge Semplificazione 2021 approvata ieri dal Consiglio regionale lombardo spaziano dal campo istituzionale a quello economico e sociale, per permettere agli enti locali e alla Regione stessa «di abbattere laddove è possibile i tempi di attuazione di provvedimenti di natura urgente», spiegano dal Pirellone. Partendo da temi generali, si affrontano anche da questa prospettiva alcuni riflessi innescati dal Covid. In campo economico, per esempio, si introduce una garanzia regionale gratuita per la patrimonializzazione delle piccole e medie imprese lombarde: nello specifico, questo strumento consentirà anche alle aziende che hanno terminato il plafond disponibile sul Fondo centrale di garanzia – o che non trovano un Confidi che possa garantire il finanziamento – di disporre appunto della garanzia gratuita di Regione Lombardia per la copertura del programma di investimenti. Una tutela, quella introdotta col provvedimento varato dal Pirellone di ieri, che consentirà a queste realtà economiche di vedersi semplificare l’accesso ai finanziamenti pubblici e di ridurre gli oneri amministrativi richiesti per beneficiare delle risorse; il risultato dovrebbe essere anche un «taglio» nei tempi di erogazione delle agevolazioni, a vantaggio della ripresa economica del sistema economico regionale fiaccato dalla pandemia.
Per Fabrizio Sala, assessore regionale con delega anche alla Semplificazione, la garanzia regionale consente «di ottenere un’anticipazione almeno pari al 60% del finanziamento riconosciuto alle Pmi che hanno difficoltà nell’accedere al credito. Il nostro obiettivo è semplificare ed agevolare diversi procedimenti con importanti effetti a beneficio di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni». La legge regionale, rimarca il relatore Francesco Ghiroldi (Lega), è «foriera di quella rinascita che auspichiamo per tutti noi cittadini lombardi. La legge di semplificazione di quest’anno punta decisa al taglio degli iter burocratici vigenti, con l’obiettivo chiaro di andare ad aiutare le istituzioni del territorio e le imprese».
Ecco le agevolazioni
Articolo dopo articolo, scorrono altri punti: si snelliscono le procedure per il pronto intervento in aree boschive, si semplificano le procedure per i comuni nell’assegnazione delle unità abitative pubbliche, si introducono norme per favorire l’istituzione di nuovi comuni o il mutamento delle circoscrizioni comunali esistenti, si attuano alcune modifiche al piano faunistico-venatorio. Viene poi promossa la pubblicazione di una mappatura dei beni confiscati lombardi, col dettaglio sullo stato di ciascun immobile e ulteriori incentivi per il recupero di questi luoghi. «Cura dimagrante» anche per le procedure di autorizzazione paesaggistica: per opere previste in aree parzialmente boscate, si prevede il superamento dell’attuale procedura di «doppia autorizzazione» paesaggistica, con benefici sia per il cittadino o l’operatore sia per la Regione e gli enti locali. In tema abitativo, sempre ieri è stato approvato anche un ordine del giorno per l’attivazione di un confronto tra Comuni capofila e sindacato inquilini per avviare azioni di coordinamento per affrontare, prevenire e risolvere situazioni di criticità.
Le reazioni
Con la giornata di votazioni ieri al Pirellone, secondo il consigliere regionale Giovanni Malanchini (Lega), segretario dell’Ufficio di presidenza, «l’istituzione regionale ancora una volta dimostra grande attenzione per i territori e le rispettive comunità con provvedimenti concreti di aiuto e supporto diretto alle famiglie e ai cittadini». Per Paolo Franco, consigliere regionale di Cambiamo!, «abbiamo snellito alcune norme per rendere più semplici diverse procedure. Il lavoro per semplificare non finisce qui: settimana prossima prenderemo nuovi provvedimenti per modificare alcune normative regionali in diverse materie». Sempre dalla maggioranza, la consigliera Claudia Carzeri (Forza Italia) parla di «un’accelerazione per i progetti e opere d’intervento infrastrutturale, una pagina importante perché rappresenta per la nostra Regione, che spicca per importanza e dinamicità, un intervento legislativo atteso». Il Partito democratico ha scelto l’astensione: «Nella legge ci sono tentativi che evidenziano una volontà di procedere a varare norme più semplificate, ma manca una visione e un progetto di semplificazione globale», spiega Fabio Pizzul, capogruppo dem. Voto contrario invece dal Movimento 5 stelle: «Il problema non è la normativa che viene approvata, ma l’organizzazione di questa Regione che vanifica ogni ipotesi di semplificazione».
DAI TAGLI AI VITALIZI DEI CONSIGLIERI TESORETTO DI 5 MILIONI ALLE SCUOLE
l risparmio è considerevole, superiore ai cinque milioni di euro, ed è «benzina» per far viaggiare altri progetti. È l’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale lombardo, dovuto in gran parte a un «tesoretto» legato alla riduzione dei vitalizi: arrivano da qui i fondi che ieri il Pirellone ha stanziato – all’unanimità e su indicazione dell’ufficio di presidenza – principalmente per le scuole e per la formazione. Si tratta in particolare di 5 milioni e 42 mila euro, di cui 4,435 milioni destinati a «progetti di investimento e di innovazione in dotazioni tecnologiche» per le 803 scuole primarie dei comuni lombardi con popolazione fino a 5 mila abitanti, e di 607 mila euro dedicati a «progetti di investimento e di innovazione in dotazioni tecnologiche negli istituti formativi professionali accreditati», 110 in tutta la regione. Per quanto riguarda le risorse per le scuole primarie, ne beneficiano 141 comuni in Bergamasca: a ogni istituto andranno 5.636 euro, quindi con uno stanziamento complessivo «orobico» di circa 800 mila euro.
Per Giovanni Malanchini (Lega), consigliere segretario dell’ufficio di presidenza del Pirellone, «prosegue la stagione virtuosa di Regione Lombardia, che con una gestione oculata dei costi della politica e della macchina amministrativa è riuscita anche nel 2020 ad accantonare un tesoretto che abbiamo voluto destinare a investimenti sulla scuola e la formazione professionale, oltreché ad un capitolo importante del nostro sistema di gestione delle emergenze quali i volontari dei vigili del fuoco. Abbiamo dato per l’ennesima volta la dimostrazione di cosa può fare una regione virtuosa, sintonizzata sulle necessità del territorio e capace di applicare con successo il principio di sussidiarietà. Un altro “schiaffo” della Lombardia a chi si ostina a remare contro l’autonomia e l’autodeterminazione. Solo un governo regionale capace di interpretare le urgenze del momento può intervenire in maniera efficace e mirata per dare slancio alla ripartenza economica, alla faccia di chi vorrebbe una revisione del Titolo V della Costituzione in chiave neocentralista». I tagli dei costi della politica e le somme risparmiate tra 2014 e 2019 grazie alla decurtazione dei vitalizi «fruttano» 3,206 milioni di euro: secondo Dario Violi (Movimento 5 stelle), consigliere segretario dell’ufficio di presidenza, «la bontà di scelte virtuose compiute negli anni scorsi sul tema dei tagli ai vitalizi e ai costi della politica ci ha consentito di risparmiare e accantonare somme significative per interventi di sostegno a chi presenta oggi situazioni di difficoltà, andando nello specifico a cercare di migliorare e favorire le relazioni tra i ragazzi fortemente penalizzate dalla pandemia». «Con i tagli ai costi della politica e i risparmi sui vitalizi – ha aggiunto Alessandro Fermi, presidente del consiglio regionale – aiutiamo le scuole dei comuni con minori risorse economiche a migliorare la didattica e a offrire strumenti di insegnamento e apprendimento aggiornati».
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