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Cronaca / Bergamo Città
Martedì 11 Febbraio 2025
Il viaggio in Costa d’Avorio: «Piccoli amici, accrescete la vostra conoscenza»
COSTA D’AVORIO. Il Vescovo Francesco Beschi in visita alla scuola per bambini da 8 a 13 anni ad Agnibilekrou. L’incontro con il Re di Djuablin.
Dodici ore di luce e dodici di buio. Un ritmo regolare che non muta mai, alternando la stagione secca a quella delle piogge. Alle 6 con l’arrivo del giorno la città di Agnibilekrou - dove viviamo in questi giorni, ospiti della missione - si mette in movimento. Il traffico si infittisce sulla strada centrale. Si aprono i negozi, la banca, la farmacia, i bar all’aperto e i banchi del mercato. Gli uomini spingono pesanti carretti in legno per trasportare il materiale più pesante, le donne passano veloci portando sul capo, in grandi contenitori, la spesa per la giornata. Caldo e polvere rossa avvolgono ogni cosa.
![L’incontro con il Re di Djuablin, Nanan Tigori Gnamin L’incontro con il Re di Djuablin, Nanan Tigori Gnamin](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/11/photos/cache/il-viaggio-in-costa-davorio-piccoli-amici-accrescete-la-vostra-conoscenza_b05fd8ca-e7f0-11ef-9032-03330b513a87_1920_1440_v3_large_libera.webp)
Raggiungiamo a piedi il vicino Collegio cattolico Notre-Dame de Toutes Grâces a cui accedono gli studenti dopo i sei anni di scuola primaria. Qui frequentano sette anni di studio - con indirizzo letterario o scientifico - e possono poi frequentare l’università. Direttore è père Ange Boko, un prete locale che vive nella missione. Si prosegue lungo la strada dove una barriera indica l’ingresso al palazzo reale.
Il Vescovo Francesco Beschi e la delegazione bergamasca vengono ricevuti dal Re di Djuablin Nanan Tigori Gnamin, autorità che, in ogni regione, convive con l’amministrazione pubblica. Siede su un trono nel cortile del palazzo e accanto a lui è la Regina madre. Il dialogo avviene tra due portavoce e viene poi data la parola al Vescovo Francesco, che ricorda l’incontro con il predecessore dell’attuale Re.
«Ho potuto gustare il valore prezioso che un Re incarna, quello della saggezza»
«Ho potuto gustare il valore prezioso che un Re incarna, quello della saggezza» dice. Si rientra in missione. Il grande cortile, il parco che costeggia la chiesa, i tavoli e le panchine sotto gli alberi sono il segno dell’accoglienza che i missionari bergamaschi hanno praticato negli anni. All’ingresso della casa dei sacerdoti c’è un grande contenitore che viene riempito con acqua potabile perché chi arriva possa dissetarsi. A fianco la colonnina per la ricarica dei dispositivi. Una zona della missione è dedicata a «La Passerelle», la scuola creata per bambini dagli 8 ai 13 anni senza scolarizzazione o che hanno abbandonato gli studi primari. Sono divisi in due classi - una di 30 alunni e una di 50 - a cui si aggiunge un’aula per affiancare chi ha bisogno di un aiuto particolare. Sono le Suore delle Poverelle a sostenere da una decina d’anni il progetto della scuola.
![L’ingresso della delegazione al palazzo reale L’ingresso della delegazione al palazzo reale](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2025/2/11/photos/cache/il-viaggio-in-costa-davorio-piccoli-amici-accrescete-la-vostra-conoscenza_4fd0f364-e7ef-11ef-9032-03330b513a87_1920_1440_v3_large_libera.webp)
Suor Primanna Canesso è in Africa da 50 anni e coordina le attività. «Accogliamo bambini che vivono in strada, molti analfabeti, altri che hanno frequentato per breve tempo la scuola poi l’hanno abbandonata. Non sempre nelle famiglie c’è sensibilità verso l’istruzione». Nelle classi sono stati inseriti anche alcuni bambini con disabilità che vengono affiancati dal bergamasco Walter Negrinotti. Sui banchi i bambini hanno un libro, un quaderno e una piccola lavagna nera con il gesso. «Dopo i nostri corsi – aggiunge suor Primanna – possono accedere al quarto o quinto anno della scuola pubblica; molti frequentano in seguito la scuola superiore e, chi ha la possibilità, anche l’università».
«La scuola è molto importante per la vostra vita»
«Miei piccoli amici, sono felice di essere qui in mezzo a voi – dice loro il Vescovo – La scuola è molto importante per la vostra vita e vi auguro di poter sempre accrescere la vostra conoscenza». Tutti i pomeriggi feriali si apre sul cortile una stanza dedicata ai bambini con diverse disabilità. A guidare il progetto è Walter, affiancato da Étienne, un educatore locale. «Il primo obiettivo è offrire uno spazio di socializzazione - spiega Walter - perché alcuni di loro non frequentano la scuola». Scende il buio e nella veranda della casa si preparano le sedie su cui si accomoderanno i membri del Consiglio pastorale per il racconto - al Vescovo e alla delegazione bergamasca - delle attività pastorali della parrocchia.
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