Il Vescovo Beschi apre il Giubileo a Bergamo: «Spalancate il cuore alla speranza» - La diretta qui e su BgTv

LA CELEBRAZIONE . Domenica 29 dicembre alle 16 in Santa Maria Maggiore, poi il cammino orante verso il Duomo. La diretta su BergamoTv e sul nostro sito. Percorsi per farsi «pellegrini» e tredici chiese giubilari dove poter ottenere l’indulgenza plenaria.

Papa Francesco ha voluto che domenica 29 dicembre, in tutte le Cattedrali del mondo i Vescovi celebrino solennemente l’inizio del Giubileo, in concomitanza con l’apertura della Porta Santa in San Giovanni in Laterano, che è la Cattedrale di Roma, dopo che il gesto carico di significato è stato svolto da lui nella Basilica Vaticana di San Pietro nella notte di Natale e nel carcere di Rebibbia il giorno di Santo Stefano. Il Vescovo Francesco presiederà questa celebrazione alle ore 16.

Il programma di domenica

Avrà inizio nella Basilica di Santa Maria Maggiore, da qui in cammino orante si raggiungerà il Battistero e quindi si proseguirà verso il Duomo, sulla cui soglia ci si disporrà alla venerazione della Croce e dove si continuerà la Messa.

Bergamo Tv e il nostro sito trasmetterà in diretta la liturgia per permettere di unirsi a distanza nella preghiera per iniziare insieme ad essere «pellegrini di speranza». È questo il tema scelto dal Santo Padre per il Giubileo 2025. È la «speranza che non delude», come recita il titolo della Bolla di indizione. «È la speranza necessaria in un’epoca del mondo che, tra guerre, divisioni, povertà, crisi climatiche, sembra prospettare solo angoscia e afflizione, che diventa occasione di riflessione e tempo di spiritualità, rinascita, perdono e liberazione sociale», ha commentato sul suo account X @Pontifex.

«Aprire le porte, aprire i cuori»

Celebrare l’inizio del Giubileo nelle singole Diocesi dà concretezza a quanto ancora ha detto il Santo Padre: «È un bel gesto quello di spalancare: aprire le porte. Ma più importante è quello che significa: è aprire il cuore, aprirlo alla speranza. I cuori chiusi, quelli duri, non aiutano a vivere. Quando il cuore è chiuso diventa duro come una pietra; si dimentica della tenerezza. Anche nelle situazioni più difficili. Ognuno sa come farlo. Ognuno sa dove la porta è chiusa o semichiusa».

Il calendario tematico

La Santa Sede ha predisposto un calendario tematico per Roma, dedicando le giornate ad alcune categorie specifiche. Il Vescovo Francesco ha indicato tre pellegrinaggi diocesani: quello da lui guidato da lunedì 7 luglio a domenica 13, poi il Giubileo dei giovani da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto e il Giubileo degli adolescenti dal venerdì 25 aprile a domenica 27.

Giornate tematiche

Per alcune giornate giubilari a Roma gli uffici della Curia stanno elaborando delle proposte. Ad esempio per il Giubileo delle Famiglie, dei Nonni e degli Anziani (30 maggio – 1 giugno), per il Giubileo dei Catechisti (26-28 settembre) e per quello dei Sacerdoti (26-27 giugno). A queste si uniscono le iniziative di parrocchie, associazioni, gruppi. La Ovet è a disposizione per consigli e indicazioni.

I «luoghi di grazia»

Mentre il rito del varcare la Porta Santa sarà possibile solo a Roma nelle quattro Basiliche Papali (San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura), come dono di particolare intensità Papa Francesco ha concesso che in ogni Diocesi ci siano delle chiese giubilari in cui è possibile ricevere l’indulgenza plenaria. Il Vescovo Francesco ha stabilito che oltre alla Cattedrale ce ne fossero 13, una per Comunità ecclesiale territoriale (Cet). Sono luoghi di grazia per vivere un pellegrinaggio dentro se stessi «per tenere accesa la speranza e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante» ci indica il Papa.

Cosa è l’indulgenza? Nel sacramento della riconciliazione si riceve il perdono di Dio da tutti i peccati, ma come quando si guarisce una ferita, resta il segno o la cicatrice. Dio stesso allora, l’indulgente, interviene su ogni conseguenza del male e la nostra realtà viene totalmente guarita dalla sua grazia, come indica nell’Apocalisse: «Ecco io faccio nuove tutte le cose»

L’indulgenza

Cosa è l’indulgenza? Nel sacramento della riconciliazione si riceve il perdono di Dio da tutti i peccati, ma come quando si guarisce una ferita, resta il segno o la cicatrice. Dio stesso allora, l’indulgente, interviene su ogni conseguenza del male e la nostra realtà viene totalmente guarita dalla sua grazia, come indica nell’Apocalisse: «Ecco io faccio nuove tutte le cose». L’indulgenza può essere applicata a se stessi o in forma di suffragio ai defunti. Si può ricevere questo dono attraverso un momento di preghiera personale (il Padre Nostro, il credo, un’invocazione a Maria e una preghiera per il Papa), vivendo il sacramento della riconciliazione e facendo la comunione eucaristica. Si può poi ottenere l’indulgenza vivendo delle celebrazioni nelle chiese giubilari: l’adorazione eucaristica, il rosario, la Via Crucis.

Le «manifestazioni della speranza»

Ci saranno poi momenti specifici presieduti dal Vescovo Beschi, come le «manifestazioni della speranza»: in ogni Cet tutti saranno invitati ad una giornata giubilare di festa, di testimonianza, di preghiera. Inoltre è possibile anche ricevere l’indulgenza compiendo gesti di conversione verso se stessi e di carità verso gli altri. Coloro che vivono impedimenti di salute possono ricevere l’indulgenza offrendo le loro sofferenze nella preghiera. Il sito della Diocesi presenta una sezione dedicata al Giubileo dove è possibile trovare diverso materiale: una traccia di preghiera da usare nella chiesa giubilare, uno schema per l’esame di coscienza per accostarsi al sacramento del perdono, oltre che una parte con note esplicative delle diverse proposte e con informazioni per vivere il Giubileo a Roma individualmente, in famiglia e con la propria comunità.

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