Il rettore Cavalieri: «Università aperta e inclusiva, pronta alle sfide globali»

L’ANNO ACCADEMICO. Inaugurato l’anno accademico 2024-25 all’Università degli studi di Bergamo: 19.841 studenti e oltre 500 i docenti e ricercatori.

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«L’Università non è solo un luogo di formazione e ricerca, ma una forza attiva che crea valore pubblico, favorisce il dialogo tra cultura, innovazione e sostenibilità e guarda oltre i confini. Oggi più che mai, investire nelle persone e nelle comunità è un imperativo». Con queste parole il Rettore Sergio Cavalieri ha aperto l’anno accademico 2024-25 dell’Università degli studi di Bergamo, alla cerimonia tenutasi mercoledì 6 novembre presso l’Aula Magna della sede di S. Agostino. Il Rettore ha definito l’Ateneo un «motore di sviluppo» sottolineando l’impegno strategico per il benessere e la crescita della comunità.

I numeri

Il numero totale degli iscritti a Unibg è di 19.841 studenti, di cui 13.793 di laurea triennale, 4.504 magistrali e 1.544 magistrali a ciclo unico (fonte ESSE3). Negli otto Dipartimenti, si supera la quota di 500 fra docenti e ricercatori con diversi docenti provenienti dall’estero a dimostrazione dell’attrattività dell’ecosistema bergamasco.

L’ospite d’onore dalla Banca mondiale

La cerimonia ha affrontato temi cruciali come la sostenibilità e la cooperazione, analizzati sia a livello locale sia globale. Ospite d’onore Matteo Bugamelli, membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Mondiale, che nella sua lectio magistralis ha condiviso una visione del ruolo del World Bank Group in un contesto geopolitico di frammentazione, evidenziando l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’impegno territoriale per affrontare le sfide globali. La sua relazione ha offerto spunti preziosi sul contributo delle istituzioni internazionali verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo: «Con 120 miliardi di dollari di finanziamenti annui - ha spiegato Bugamelli -, la Banca Mondiale è la principale banca multilaterale di sviluppo. Con l’obiettivo di combattere la povertà estrema e ridurre le disuguaglianze, preservando la vivibilità del pianeta, sta rivedendo le proprie strategie di azione nella direzione di attrarre più capitali privati nei progetti di sviluppo sostenibile e di offrire una piattaforma di conoscenza che integri i livelli globale, nazionale e locale tra i paesi del mondo».

La prolusione del Rettore

Alberto Brugnoli, titolare della Cattedra Unesco su «Diritti umani, cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile», ha aggiunto ulteriore significato alla cerimonia, illustrando le prospettive di ricerca, formazione e coinvolgimento degli attori, pubblici e privati, alle diverse scale di azione e formazione che l’Università sta sviluppando per rafforzare il suo impatto territoriale e il suo impegno per la sostenibilità. Il Rettore Cavalieri, nella sua prolusione, ha ripercorso i traguardi raggiunti nei primi tre anni di mandato: dal Centre for Healthy Longevity al nuovo Dottorato in «Landscape Studies for Global and Local Challenges» fino al progetto del Polo penitenziario Universitario, al programma intergenerazionale Reint 2565, a PRO-BEN per il benessere psicologico degli studenti e alle iniziative interdisciplinari sull’Intelligenza Artificiale. Ogni progetto è un tassello verso la creazione di una università aperta e inclusiva, che si pone come ponte tra didattica e ricerca e la società civile. L’adesione dell’Università alla BAUHAUS4EU University Alliance, rete europea per la promozione di una trasformazione sostenibile e inclusiva, è un segnale forte dell’impegno di Bergamo verso un’educazione di respiro internazionale. E con l’annuncio del bilancio di sostenibilità previsto per il 2025, l’Università si prepara a consolidare il suo ruolo come protagonista di un cambiamento positivo, inclusivo e sostenibile.

Le istituzioni presenti

L’inaugurazione, alla presenza delle massime autorità civili tra cui la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi e il Vicepresidente della Provincia di Bergamo Umberto Valois, ha rappresentato un momento di riflessione e slancio per l’intera comunità universitaria e per il territorio, con l’auspicio del Rettore Cavalieri di “costruire insieme un futuro migliore, sotto il segno di concretezza e velocità – proprio come insegnava Lucio Parenzan, pioniere della cardiochirurgia pediatrica a Bergamo, ricordato come fonte di ispirazione per un Ateneo che guarda con fiducia al futuro».

«L’Università non è solo un’eccellenza accademica, ma anche una risorsa essenziale per la nostra comunità - ha dichiarato la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali -. Essa genera conoscenza, crea opportunità di sviluppo, sostiene la crescita culturale e sociale di Bergamo, rilancia la formazione in un mondo in continuo cambiamento. Viviamo una fase in cui il nostro contesto locale si trova ad affrontare sfide trasformative: dal rinnovamento degli spazi urbani con l’avvio all’iter di recupero delle ex caserme Montelungo e Colleoni, alla promozione della collaborazione con aziende e Centri di Ricerca nel parco tecnologico del Kilometro Rosso, fino all’urgenza del cambiamento climatico. Su questi temi, città e Università sono unite, oltre che nell’impegno del Climate City Contract, in un’alleanza che richiede un dialogo continuo, fatto di idee, ricerche e progettazione condivisa. Da parte dell’Amministrazione comunale ci sarà sempre il sostegno alle strategie di valorizzazione, internazionalizzazione e innovazione della ‘nostra’ Università».

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