Il regalo per i 60 anni di matrimonio? Una visita nella loro prima casa in Città Alta

LA STORIA. È questa la sorpresa che Lalla Fratus ha fatto al marito per la felice ricorrenza: «Era l’appartamento in cui abitava con la madre e dove siamo rimasti assieme un anno».

È la casa del cuore perché li ha accolti come coppia e perché ha visto crescere il giovane marito. Mario e Lalla Fratus hanno festeggiato oggi, domenica 22 ottobre, con qualche giorno di ritardo, un traguardo non da tutti, vale a dire i 60 anni di matrimonio che era stato celebrato il 17 ottobre del 1963. Per l’occasione Lalla ha voluto fare un regalo inaspettato portando Mario a rivedere la loro prima casa in via Porta Dipinta 1, in Città Alta, oggi di proprietà di Atb. Un appartamento che ai tempi dei giovani coniugi Fratus aveva un terrazzo che si affacciava sulla città bassa e che oggi, invece, è diventato parte della stazione della funicolare in Piazza Mercato delle Scarpe: «Grazie alla disponibilità degli attuali inquilini sono riuscita a far vedere ancora una volta la nostra prima casa a mio marito Mario – racconta Lalla -. In realtà Mario è molto affezionato a questa casa perché ci ha vissuto per più di 30 anni. Era la casa in cui lui abitava con la mamma, purtroppo rimasta vedova molto presto, e nella quale siamo andati ad abitare il primo anno di matrimonio. A quello che oggi di fatto è il soffitto dell’atrio della funicolare allora, grazie a una scala interna all’edificio, potevamo accedere solo noi».

«Il nostro segreto? La complicità»

Ai tempi del loro matrimonio Lalla era molto giovane, 17 anni, mentre Mario era più grande di lei: «Mario era già un uomo fatto e mio papà non ebbe nessun dubbio a concedergli la mia mano perché, come mi disse allora, avevo portato in casa un vero galantuomo». Un racconto tira l’altro e Lalla ricorda come è nato il loro amore: «È stato un vero e proprio colpo di fulmine, in nove mesi ci siamo fidanzati e sposati. Poco più di un anno dopo ci siamo trasferiti per motivi di lavoro di Mario, prima a Cassano, poi a Bergamo e poi a Barcellona, perché nel frattempo mio marito era diventato direttore estero e poi amministratore delegato della Merloni Spagna. Quindi siamo ritornati in Italia, prima nelle Marche e poi di nuovo a Bergamo». Lalla ci ha spiegato il segreto di questo matrimonio così longevo: «Come tutte le coppie abbiamo avuto anche noi i nostri altri e bassi, ma l’arma vincente della nostra unione è stata la nostra complicità. Non solo, non mi sono mai sentita sola perché mio marito c’è sempre stato per me e per i nostri due figli. La cosa più importante nella nostra vita, al di là di dove abbiamo vissuto, è stato essere sempre noi quattro, la nostra famiglia».

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