Il mondo accademico piange Trovesi, slavista di fama: si è spento a 50 anni dopo una lunga malattia

Il professore si è spento a 50 anni dopo una lunga malattia. Conosciuto per i suoi contributi sulle lingue slave

Dopo una lunga malattia si è spento Andrea Trovesi, studioso bergamasco di lingue e culture slave di fama internazionale. Aveva 50 anni. Nel dare la triste notizia, la sezione di Slavistica, il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere e l’Ateneo tutto, «sono consapevoli di aver perso un collega e un amico prezioso». Il mondo accademico,

infatti, ricorda che «risultarono subito evidenti la sua stoffa di studioso e la statura di intellettuale volto a una conoscenza ad ampio raggio mediante il confronto di vari ambiti culturali: nel volgere di pochi anni Trovesi divenne, nel campo degli studi slavi, una figura che non è eccessivo definire eccezionale, a pieno titolo continuatore della migliore tradizione della Slavistica italiana. Lo attestano i suoi contributi su diverse lingue e culture slave». Piena la sua carriera, dopo essere stato studente di lingua e letteratura russa: si era laureato nel 1997 con 110 e lode, a cui era stata conferita anche la dignità di stampa, all’Università di Bergamo, discutendo una tesi incentrata su alcuni aspetti della lingua ceca.

Diverse poi le specializzazioni conseguite all’estero, da Praga a Berlino. Spaziava dal ceco, lo slovacco, lo sloveno, il bulgaro, il polacco, il serbo-lusaziano, le varietà del serbo-croato, ma i suoi interessi hanno superato i confini della «Slavia balcanica» per volgersi anche al rumeno e al turco. I suoi interessi per la pluralità linguistica e le stratificazioni culturali dei Balcani l’hanno avvicinato inoltre alle complessità del paesaggio culturale. Ricercatore al Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere dell’Università di Bergamo, Trovesi ha insegnato Filologia slava, lingua polacca e lingua russa, «sempre mirando a tenere nelle sue lezioni un livello alto, il che gli ha guadagnato la stima e, per il suo tratto gentile, anche la simpatia degli studenti». In seguito, ottenuta l’Abilitazione scientifica nazionale, è stato chiamato per un posto di professore associato a La Sapienza di Roma per gli insegnamenti di Lingua e Letteratura slovena e Linguistica slava. Si è distinto anche come autore di diverse pubblicazioni e collaboratore di molte realtà culturali.

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