Il mercato dello stadio si sposta in via Marzabotto fino al 9 dicembre

CITTÀ. I banchi del mercato del sabato si trasferiscono dal Lazzaretto alla vicina via Marzabotto dal 4 novembre al 9 dicembre.

Il mercato dello stadio si sposta dal Lazzaretto alla vicina via Marzabotto dal 4 novembre al 9 dicembre: una soluzione resasi necessaria per garantire continuità al mercato del sabato e allo stesso tempo rispettare le prescrizioni dettate dalla Questura in occasione di alcuni incontri dell’Atalanta previsti nelle prossime settimane, una soluzione che Comune di Bergamo ha già reso operativa, inviando una specifica comunicazione a tutti gli operatori. Rimane invariato l’orario ordinario delle operazioni di vendita.

«Ho voluto raccogliere volentieri la richiesta delle associazioni di categoria del commercio ambulante – ha commentato il sindaco Giorgio Gori – decidendo uno spostamento che abbiamo sperimentato già nei mesi scorsi e che ha dato già risultati più che positivi. Questo per agevolare non solo i commercianti, ma anche i tanti concittadini utenti del mercato del sabato, e nel contempo accogliendo le prescrizioni della Questura in vista delle gare casalinghe autunnali dell’Atalanta».

«Quando abbiamo saputo delle difficoltà di convivenza tra i nostri banchi di mercato e le partite dell’Atalanta per il prossimo mese, - commenta Fausto Mologni di Anva Confesercenti - ci siamo subito messi all’opera per trovare una soluzione “utile” e condivisa. Dal dialogo positivo con la Questura e con la disponibilità fattiva del Comune è nata questa proposta che siamo certi sarà accolta positivamente dai tanti nostri clienti affezionati al mercato. Ringraziamo l’Amministrazione e il sindaco per aver colto questa opportunità, ottimale perché consente di non dover spostare il giorno di fruizione del mercato, come avvenuto in passato».

«Una soluzione – commenta Diego Pesenti, presidente Fiva Bergamo – che è il frutto di una condivisione attenta e rispettosa delle diverse esigenze e che viene incontro alle necessità della nostra categoria, evitando danni economici alle nostre imprese con chiusure anticipate rispetto all’orario tradizionale o il recupero in un’altra data del mercato».

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