Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 17 Gennaio 2025
Il Comune di Bergamo aggiorna l’imposta di soggiorno: dal 6 al 7%
TURISMO. La percentuale sul costo del pernottamento in strutture ricettive e immobili sul territorio comunale. Invariato il limite di 5 euro a persona per notte.
Il Comune di Bergamo ha approvato, venerdì 17 gennaio, l’aggiornamento dell’imposta di soggiorno, che passa dal 6 al 7% del costo del pernottamento per i turisti che soggiornano nel territorio comunale. Invariato il limite massimo di 5 euro a persona per notte, applicabile per un massimo di 5 notti consecutive.
Introdotta nel 2012, l’imposta è uno strumento utile al finanziamento di progetti legati alla promozione turistica della città, come alla valorizzazione e manutenzione del patrimonio culturale e ambientale, oltre che al miglioramento dei servizi pubblici, utili ai visitatori e ai cittadini.
Le entrate da questo gettito sono costantemente aumentate, passando dall’1,15 milioni del 2015 ai 2,8 del 2023. Con l’aumento dell’imposta si ipotizza un aumento su base annua di 200mila euro.
Chi è esentato dal pagamento
Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno: i minori, i malati che devono effettuare terapie presso strutture sanitarie site nel territorio comunale e un eventuale accompagnatore, chi assiste i degenti ricoverati presso strutture sanitarie nel territorio comunale, i genitori, o accompagnatori delegati, che assistono i minori di anni diciotto ricoverati presso strutture sanitarie del territorio comunale per un massimo di due persone per paziente, gli appartenenti alle forze armate, alle forze dell’ordine (polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria), nonché al corpo nazionale dei vigili del fuoco che pernottano per esigenze di servizio, le guide turistiche professionali legalmente riconosciute, gli accompagnatori di gruppi organizzati, le persone con disabilità riconosciuta da apposita certificazione e relativo accompagnatore.
«Per uno sviluppo sostenibile e di qualità»
L’assessore al bilancio, Sergio Gandi, commenta: «Il contesto attuale è critico per il bilancio dei comuni, per questo abbiamo avviato un dialogo costruttivo con le associazioni di categoria, che pur non accogliendo con entusiasmo questa decisione ne hanno compreso le motivazioni. Gli investimenti del Comune in ambito culturale e turistico sono rilevanti e da questo punto di vista chiediamo un contributo a chi sceglie di visitare Bergamo e, indirettamente, a chi opera nel settore. Con l’obiettivo di garantire uno sviluppo sostenibile e di qualità».
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