Il cane pompiere Hakkin in pensione dopo 167 interventi

TREVIGLIO. Il pastore tedesco il 1° gennaio va in congedo anticipato a Treviglio dopo un infortunio. Il conduttore Cristian Franzoni: «Insieme da 10 anni, non ha mai sbagliato una volta».

C’era anche lui, il 4 dicembre, a festeggiare Santa Barbara, patrona dei Vigili del fuoco: fuori dal Santuario di borgo Santa Caterina Hakkin era accucciato accanto al suo conduttore, Cristian Franzoni di Treviglio, Vigile del fuoco coordinatore che fa parte del Nucleo cinofili regionale. Hakkin, pastore tedesco di 10 anni, nero focato con la punta delle zampe marrone e la sommità del muso bianca, è l’emblema della tranquillità. Addestrato per la ricerca delle persone sotto le macerie e dei dispersi in superficie, è a suo agio tra le divise dei suoi «colleghi» umani, che lo riempiono di coccole.

Impegnato per salvare vite

Il 1° gennaio 2025 andrà in pensione anticipata per via di un infortunio accaduto un anno fa. Ma in questi anni di onorata carriera ha partecipato a centinaia di ricerche e salvato la vita a tante persone. Il comandante provinciale Vincenzo Giordano lo ha ringraziato in occasione della celebrazione, leggendo la sua lettera di congedo dal servizio: «Durante gli anni di attività, svolta presso il Nucleo cinofilo regionale Lombardia – ha ricordato – Hakkin e Cristian hanno effettuato 167 interventi di soccorso per ricerca persona in superficie e macerie dando un contributo concreto, tangibile e risolutivo. Non solo, Hakkin ha svolto missioni anche a livello nazionale, oltre ad aver effettuato negli anni più di 400 giornate di addestramento programmato e partecipato a molte esercitazioni. Il Comando intende esprimere la più sincera gratitudine a Hakkin e al suo conduttore per l’impegno e gli ottimi risultati raggiunti nell’ambito dell’attività professionale, con particolare attenzione al servizio di soccorso tecnico urgente».

«Arrivato quasi per caso»

«Hakkin mi è arrivato quasi per caso, 10 anni fa – racconta Franzoni –. Mi ha chiamato una signora di Sant’Omobono Terme che alleva pastori tedeschi e li regala a varie associazioni. Mi ha chiesto se lo volevo e ho detto di sì. Aveva 5 mesi, era appena stato staccato dalla mamma. L’ho portato a casa e da allora è sempre stato con me. A differenza di quello che succede in Polizia o nei carabinieri, nei Vigili del fuoco il cane è di proprietà del padrone che stipula con l’amministrazione un contratto di comodato d’uso. Quando è stata aperta la selezione (i cani che aspirano ad entrare nei Vigili del fuoco vengono valutati dai 6 a i 18 mesi, ndr), Hakkin l’ha superata e siamo andati a fare il corso di 10 mesi a Volpiano, in provincia di Torino, alla Scuola nazionale cinofili. Io all’epoca avevo già un altro cane, un labrador di nome Billy, con cui avevo partecipato nel 2012. Io e Hakkin abbiamo superato gli esami ed è diventato operativo, con la certificazione di Unità cinofila, nel febbraio 2018. È addestrato a cercare persone sotto le macerie, in seguito a crolli e terremoti, e di dispersi in superficie in zone impervie».

È addestrato a cercare persone sotto le macerie, in seguito a crolli e terremoti, e di dispersi in superficie in zone impervie

Il corso è suddiviso in due step: «I primi 5 mesi si punta sull’obbedienza e la palestra, sia per il cane sia per il conduttore. Poi ci sono altri 5 mesi di corso specifico per la ricerca di persone sotto le macerie e dispersi, infine l’esame per diventare operativo a tutti gli effetti». Dal superamento dell’esame finale Hakkin e Cristian hanno lavorato fianco a fianco, in turni di 12 ore: dalle 8 alle 20 e dalle 20 alle 8.

«Viene in caserma a Bergamo con me, dove ci sono altre due unità cinofile, e quando smontiamo torniamo a casa insieme – prosegue Franzoni –. Il Nucleo cinofili regionale è composto attualmente da 14 unità: 3 sono a Bergamo, 4 a Milano, 3 a Monza, 2 a Pavia, una a Lodi e una a Brescia. A Bergamo hanno la loro cuccia dietro il giardino, in modo da non essere disturbati dai mezzi che vanno e vengono. Ogni giorno c’è qualcosa da fare, se non ci sono soccorsi c’è l’addestramento».

Addestramento che prevede un premio a fronte del risultato ottenuto: se il cane trova la persona nascosta nel bosco o sotto le macerie, si siede e abbaia. «Ogni cane ha le sue preferenze, Hakkin va matto per un salsicciotto di tela. Devo dire che è sempre stato bravissimo, non ha mai sbagliato una volta. Ma arrivava da una famiglia di cani da lavoro e aveva tutte le caratteristiche per essere il cane giusto: instancabile nella ricerca e tranquillissimo nelle pause. Un cane con il tasto on-off. Insieme abbiamo fatto una media di 40-50 ricerche all’anno in regione, a Bergamo mi ricordo in particolare due salvataggi: un fungaiolo che si era perso in alta Val Brembana e un uomo affetto da Alzheimer che è stato trovato vivo a Castione dopo 6 giorni».

L’infortunio nel 2023

Purtroppo Hakkin è stato vittima di un infortunio sul lavoro l’anno scorso: «Era agosto del 2023, eravamo a Berbenno – racconta Franzoni – alla ricerca di una persona dispersa. Hakkin è sceso in un canalone e dopo un po’, vedendo che non tornava, sono andato a cercarlo. Si trascinava su due zampe sole, era scivolato battendo la schiena e gli era scoppiata un’ernia. È stato operato e abbiamo fatto un anno di riabilitazione, oggi sta bene ma come professionista non è più in grado di svolgere il suo compito. Per questo, il 1° gennaio, andrà in pensione con un anno di anticipo. Lo terrò a casa con me come è stato finora».

In campo c’è già la sua sostituta, un pastore tedesco grigio di un anno e mezzo: «È stata selezionata nel dicembre 2023 ed è in formazione, deve ancora fare il corso a Volpiano. L’ho presa femmina perché è più piccola, leggera e agile e quindi meno soggetta ai problemi che può avere un cane grosso come Hakkin. Ma a differenza di lui non è così tranquilla nelle pause, ha il suo bel caratterino». Il nome, da Vigile del fuoco, non poteva essere più adatto: «Fiamma».

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