I sindaci scrivono a Ats e Regione
«Gli anziani meritano risposte»

Lunghe attese davanti all’apparecchio per quanti hanno lasciato un recapito fisso.Gli amministratori sollevano anche il tema delle vaccinazioni a domicilio per categorie fragili.

Non c’è solo il caos degli sms (mai pervenuti, pervenuti last minute, pervenuti con convocazioni fuori provincia...) a preoccupare la comunità e i sindaci bergamaschi, in questa prima fase della campagna vaccinale. Sul tavolo degli amministratori ci sono almeno altri due nodi da sciogliere: nodi che il Consiglio di rappresentanza dei sindaci ha sottoposto ad Ats Bergamo, così come ai vertici di Regione Lombardia, attraverso una nota.

Il primo tema riguarda la comunicazione: i numerosi anziani bergamaschi che hanno prenotato l’appuntamento per la vaccinazione inserendo, in fase di prenotazione, un recapito fisso.

«Ci risulta siano pochissime, se non assenti, le chiamate effettuate, con un conseguente disagio per i cittadini che spesso trascorrono ore ad attendere una telefonata che non arriva – scrive il presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci Marcella Messina insieme ai tre presidenti dell’Assemblea dei Sindaci dei distretti di Bergamo, Bergamo Est e Bergamo Ovest Gianbattista Brioschi, Gabriele Cortesi e Juri Imeri -. Molti anziani ipotizzano di aver inserito in modo scorretto l’istanza e chiedono riscontri a parenti, servizi sociali, farmacisti, medici di assistenza primaria. Gli enti locali, anche tramite Anci, e le Asst hanno già manifestato la disponibilità a collaborare, ma è evidente che serva una regia forte in merito».

Il secondo tema riguarda invece le vaccinazioni a domicilio, destinate a categorie di cittadini particolarmente fragili: pur non essendo ancora avviate, i rappresentanti dei sindaci chiedono che si possa «fornire a queste persone almeno un aggiornamento».

Disguidi

Due nodi, quelli sottoposti dall’assemblea dei sindaci, che si sommano alle ben note criticità che stanno rallentando la campagna di vaccinazione, anche nella Bergamasca, soprattutto fra la popolazione anziana.

«In questi giorni i vertici di Regione Lombardia hanno evidenziato pubblicamente le difficoltà del sistema centralizzato di prenotazione gestito da Aria e prospettato un cambio drastico di gestione, che auspichiamo eviti i gravi disguidi verificatisi anche nei nostri territori – dicono i membri del Consiglio di rappresentanza dei sindaci –. Con la provincia di Bergamo che si sta dimostrando operativa, collaborativa e organizzata come da tradizione», anche i due temi posti all’attenzione di Ats Bergamo e del Pirellone sono, per i sindaci, «fondamentali per confermare che oltre alla grande capacità logistica sappiamo esprimere anche grande attenzione a ognuno dei nostri cittadini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA