I sindaci: «È allarme risse e vandalismi». E i Comuni si rivolgono ai vigilantes

Contro i bivacchi e gli schiamazzi notturni sempre più frequenti.

Sono le conseguenze del «liberi tutti» dopo i lunghi, infiniti mesi di chiusure e di restrizioni: i paesi sono tornati a rianimarsi, ma come mai in passato hanno iniziato a fare i conti, soprattutto nelle ore notturne, con un’escalation di risse e liti, episodi di vandalismi, disturbo della quiete pubblica e microdelinquenza.

E i protagonisti sono, nella maggior parte dei casi, giovani e giovanissimi, spesso residenti proprio negli stessi Comuni. E così tante Amministrazioni comunali, alle prese con la cronica carenza di personale, si sono visti costretti a chiedere un rafforzamento dei servizi delle società di sorveglianza privata, che da anni collaborano con alcune decine di Comuni della provincia per provare a garantire ordine e sicurezza, soprattutto di notte. Scontri tra bande di ragazzini, episodi di ubriachezza molesta, schiamazzi fino a notte fonda, bivacchi, attacchi alle strutture pubbliche dentro e fuori dai parchi: la collezione delle intemperanze è lunga, ed è simile tra un Comune e l’altro.

I sindaci fanno quello che possono, molto spesso impossibilitati ad assumere nuovi agenti di polizia locale per questioni di bilancio, si attrezzano con telecamere oppure si rivolgono ai vigilantes, chiedendo loro una presenza più massiccia sul territorio.

«Solo qualche giorno fa – spiega Francesco Bramani, sindaco di Dalmine che come altri ha affidato il servizio a Sorveglianza italiana – ho ricevuto due cittadini che abitano nei pressi di un giardino pubblico che lamentavano la presenza di persone al parco anche fino a mezzanotte. Non sarà soltanto a causa della chiusura di discoteche e locali notturne, ma sta di fatto che tanti gruppi di ragazzini restano in paese fino a notte tarda, anche in zone centrali, sporcando, bevendo e creando disagi. Non parliamo di episodi gravi, ma di situazioni che vanno senz’altro bloccate sul nascere».

Da qui la richiesta del sindaco di Dalmine di un maggiore controllo nella zona delle fontane e dei portici e nei pressi del parco Pertini e di quelli di Brembo e Mariano.

«Caccia» ai vigili

Il Comune ha poi indetto un concorso per il reclutamento di un nuovo agente di polizia locale che porterà l’organico a quota 17: «Ne servirebbero almeno una ventina – dice ancora il sindaco –, intanto potenzieremo anche il servizio di sorveglianza delle telecamere: in alcune zone l’abbiamo già fatto, in altre saranno installati nuovi apparecchi con il rifacimento dell’impianto di illuminazione».

A Curno, alcuni episodi di bullismo lungo la pista ciclabile che collega il centro del paese all’aerea commerciale, hanno spinto l’Amministrazione a rafforzare la vigilanza della polizia locale anche di giorno: «Abbiamo provato ad animare le strade con alcune iniziative per coinvolgere di più i residenti – spiega il sindaco, Luisa Gamba –. Anche la sorveglianza notturna è stata incrementata: abbiamo chiesto alla società di vigilanza privata una presenza maggiore soprattutto nei parchi e ora stiamo cercando una collaborazione con l’associazione degli ex carabinieri». Anche a Curno servirebbero almeno altri due agenti di polizia locale, rispetto ai 5 attualmente in forze: «Per l’estate – continua il sindaco – stiamo organizzando turni serali fino alle 23, almeno un paio di volte alla settimana incrementando il passaggio dei nostri agenti».

Il Comune di Lallio ha aderito al concorso di Dalmine per reclutare un nuovo vigile: «Stiamo riorganizzando il corpo perché ci manca il comandante – spiega il sindaco Sara Peruzzini –. Purtroppo sono aumentati gli episodi di vandalismo e i danneggiamenti, soprattutto la notte, nei parchi e nei pressi delle scuole. Capisco la voglia di divertirsi dei ragazzi che la forzata clausura ha tenuto fermi per tanto tempo, ma non posso comprendere queste azioni. Al momento i casi sono ancora contenuti, ma un incremento rispetto al passato c’è stato».

Le conseguenze del dopo lockdown si sono viste anche a Treviolo: «Abbiamo assistito a un’escalation di episodi di vandalismo come mai era avvenuto in passato – dice il sindaco Pasquale Gandolfi – e di lamentele da parte dei cittadini per schiamazzi e vandalismi. La notte non possiamo intervenire per questioni di organico e abbiamo chiesto alle agenzie private verifiche più capillari anche nei parchi per tenere di più il loro personale sul nostro territorio. Ora valutiamo la possibilità di pattugliamenti serali e notturni in convenzione con altri Comuni».

Chi investe da tempo sulla sicurezza notturna è il Comune di Verdellino che oggi, grazie a una serie di iniziative simili a quelle che tanti sindaci stanno prendendo in questi mesi, vive una situazione senz’altro migliore rispetto al passato: «La sorveglianza privata, ma anche i progetti sovracomunali, i protocolli di sicurezza e la collaborazione con associazioni e cittadini hanno dato risultati addirittura insperati – ammette il sindaco Silvano Zanoli –, tanto che oggi alcuni luoghi come la stazione, piazza Affari e le 4 Torri, un tempo quasi inaccessibili, sono tornati ad essere frequentati».

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