Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 10 Aprile 2024
I medici: ricette e certificati bloccati, ancora disservizi
SANITÀ. I dottori di famiglia: nuovi problemi con il sistema informatico regionale. La denuncia dei sindacati: la nostra attività a rilento.
È uno stress quotidiano che si somma alle altre criticità, tra burocrazia assillante e carenze d’organico. I medici di famiglia continuano a fare i conti con i problemi del Siss, il sistema informatico sociosanitario regionale da cui dipendono i principali servizi: la settimana è iniziata con nuovi disservizi, sia lunedì sia ieri, con «un rallentamento della rete che impediva le normali funzioni di ricettazione, seguito da un disservizio nell’invio dei certificati di malattia Inps». Lo segnala Ivan Carrara, segretario della Fimmg Bergamo, sindacato dei medici di famiglia: «I continui disservizi del sistema informatico costringono centinaia di medici di famiglia della nostra provincia a perdere innumerevoli ore per operazioni burocratiche teoricamente semplici ma che, ormai a cadenza settimanale, vengono ostacolate da rallentamenti della rete – commenta Carrara –. Tutto questo si ripercuote sulla nostra attività clinica, causando gravi ritardi e inconvenienti che colpiscono noi e i nostri assistiti». «La misura è colma», ribadisce Carrara: «Vogliamo solo continuare a curare i nostri pazienti, e continueremo sempre ad essere al loro fianco, nonostante tutto, ma è il momento che le nostre proteste trovino ascolto reale e non solo di facciata. Il rilancio del territorio non va fatto a parole, ma con azioni concrete. Siamo pronti a portare avanti azioni sindacali incisive per tutelare la dignità della professione e il diritto di cura degli assistiti».
«Ormai tutto si svolge per via telematica, e così diventa impossibile lavorare normalmente»
«Ogni giorno vengono segnalati disservizi informatici piccoli o grandi – sospira Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo –. Ormai tutto si svolge per via telematica, e così diventa impossibile lavorare normalmente. Si fa molta retorica sulla telemedicina o sul fascicolo sanitario 2.0, ma la realtà è che mancano le basi. Questi continui disservizi hanno anche dei costi economici». Marco Agazzi, sindacato dello Snami, altro sindacato dei medici di famiglia, usa un’amara ironia: «I problemi sono sempre gli stessi: il Siss è un monolite da Odissea nello spazio. Non funzionavano i certificati di malattia né la dematerializzazione delle ricette: pazienti e medici sono imbufaliti, serpeggia un profondo senso di frustrazione». Nel dibattito interviene anche Davide Casati, consigliere regionale del Partito democratico: «I medici sono esasperati, non si può continuare così: si rischiano burnout e abbandoni. Da tempo richiamiamo l’attenzione della Regione sul malfunzionamento del Siss, chiediamo ancora una volta all’assessore Bertolaso di intervenire».
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