I luoghi del cuore del Fai, aperto il nuovo censimento. La Bergamasca «all’assalto»

PATRIMONIO Negli 11 censimenti passati, dal territorio trecento candidature. Ora il 12°, fino ad aprile. Da Lovere a Martinengo, le «new entry» più votate.

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C’è chi ci riprova, chi è alla prima volta e chi ancora non si è candidato ma lo farà presto. L’edizione 2024 del censimento «I luoghi del cuore», il programma nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare promosso dal Fai (il Fondo per l’ambiente italiano) in collaborazione con Intesa Sanpaolo, vede già la partecipazione di centinaia di luoghi bergamaschi. E molti altri sono pronti a candidarsi. Ognuno con le proprie peculiarità, bellezze e con la propria storia. Con la propria unicità. «Alla chiusura dell’ultimo censimento, svoltosi due anni fa – dichiara Claudio Cecchinelli, delegato Luoghi del Cuore della bergamasca –, erano circa 300 i luoghi con almeno un voto della Bergamasca che negli undici censimenti svolti si erano candidati. E quest’anno, che è il 12° censimento, ci sono già decine di nuovi beni orobici che si fanno avanti. Questo sottolinea una sensibilità cresciuta negli anni. Nella Bergamasca ci sono davvero tanti luoghi di valore e noi siamo “bravi” a condividerli».

Si può partecipare al 12° censimento fino al 10 aprile 2025, votando ma anche candidando luoghi nella più grande mappatura spontanea del patrimonio culturale italiano, che da vent’anni raccoglie le segnalazioni dei luoghi più amati dagli italiani e che perciò meritano un futuro.

«Ci sono realtà – spiega – che ci riprovano, come il Santuario della Madonna dell’Olmo di Verdellino (che in queste prime 2 settimane di censimento ha già raccolto 96 voti ed è attualmente al 289° posto in classifica nazionale, ndr). Si sono rodati lo scorso censimento e ora possono ricandidarsi».

Le «nuove proposte»

Ci sono poi le novità, che si fanno avanti per la prima volta. È il caso della Motonave «La Capitanio 1926» (Lovere), che oggi si trova al 15° posto in classifica nazionale grazie ai 1.487 voti già ottenuti (primo posto orobico e secondo lombardo, dietro al Parco Trotter Casa del Sole e Minitalia di Milano, settimo a livello nazionale con 2.060 voti). O anche la Chiesa e il Convento di Maria Incoronata di Martinengo, attualmente al 27° posto nella classifica nazionale con 944 voti (al quarto della graduatoria lombarda e secondo della Bergamasca). E della Chiesetta della Beata Vergine di Loreto o di Santa Lucia di Covo, attualmente 128a a livello nazionale con 240 voti (diciassettesima a livello lombardo e terza nella graduatoria orobica).

Si può entrare «in corsa»

«Il censimento, visto che terminerà il 10 aprile – specifica Cecchinelli –, è una maratona, che continua e in cui le novità sono continue. Si può entrare anche in corsa, come sappiamo che qualcuno farà. Ci sono infatti comitati che stanno lavorando e mettendo a punto gli ultimi dettagli per candidare poi i beni che intendono sostenere (ad esempio a Pradalunga si stanno muovendo, ma non sveliamo di più perché presto saranno online)».

Chiunque può votare il luogo o i luoghi che desidera, e anche candidare il proprio luogo del cuore. I vincitori del censimento potranno poi ottenere premi economici (quest’anno fino a 70mila euro al primo classificato) per realizzare interventi di restauro o valorizzazione. Inoltre i luoghi che non hanno vinto, ma che hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti, potranno aspirare a un contributo fino a 50.000 euro presentando, dopo il censimento, un progetto per richiedere i fondi.

«Ognuno può votare quanti luoghi vuole – conferma Cecchinelli –, una sola volta ogni luogo, ma tutti quelli che vuole. Dove c’è un comitato a sostenere il luogo, c’è anche una prospettiva di qualcuno che si fa carico post-censimento di presentare un progetto con tempi certi e fattibilità. Ci sono poi anche luoghi candidati che nella propria pagina hanno poco materiale, questo perché qualcuno, da solo, carica una foto o alcune informazioni spontaneamente. E anche questo è bello e va bene, perché c’è la volontà di renderlo luogo del cuore del Fai».

I restauri finanziati

Grazie a «I luoghi del cuore», dalla prima edizione a oggi sono stati sostenuti 163 interventi di tutela, restauro e valorizzazione in tutte le regioni, e che «hanno visto grande protagonista la Bergamasca – sottolinea Cecchinelli –. Il Mulino Maurizio Gervasoni, a Roncobello, ad esempio, si classificò 2° nel 2003, votato da 1.299 persone, al censimento. Grazie a una donazione di Intesa San Paolo, poi, la Fondazione nel 2005 ha potuto acquistare il mulino dalla famiglia Gervasoni e ne ha fatto oggetto di sapiente opera di restauro, utilizzando sabbia e materiali locali. La gestione del Mulino è stata poi affidata alla comunità locale. E oggi è meta di tanti turisti e luogo identitario per il territorio». Ma anche nell’ultimo censimento di due anni fa, tre luoghi sui quattro lombardi finanziati erano bergamaschi (il Santuario e Chiesa rupestre a Brembate, l’oratorio della Beata Vergine Assunta di Calvenzano, e il Plesso storico di San Michele a Torre de’ Busi). «La delegazione – conclude Cechinelli – è pronta e disponibile a fornire qualsiasi tipo di supporto, affiancamento e aiuto per le candidature, basta scrivere alla mail [email protected]».

Per votare basta visitare il sito www.iluoghidelcuore.it.

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