Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 19 Marzo 2020
I fiori e i colori della primavera
Più forti del virus - Le foto
M’ama o non m’ama? Petalo dopo petalo, sepalo dopo sepalo, la natura ci parla, anche ai tempi del coronavirus.
Provate ad affacciarvi alla finestra e ad allungare lo sguardo sull’aiuola più vicina, il costante lavorio della natura può accendere un lumicino di speranza. Perché nonostante tutto il ciclo delle stagioni procede instancabile, una certezza rassicurante nella precaria quotidianità portata da un virus fino a ieri sconosciuto. Come ogni anno le candide magnolie grandiflora profumano la promenade di via Tasso, le marasche colorano i nostri colli con grandi macchie bianche. E a pochi metri dai binari, le forsizie danno il meglio di sé, pennellando di giallo le ripe di via San Giorgio.
Questa quarantena non ci consente, ahinoi, di andare a vedere da vicino le fioriture. Ma con un po’ di fantasia e grazie agli scatti del nostro Yuri Colleoni, possiamo avere qualche assaggio. Tra qualche settimana, spiega il responsabile del Verde del Comune, Guglielmo Baggi, «fioriranno un gran numero di specie da fiore che ci annunceranno finalmente la bella stagione». Anche nella striscia verde sotto casa o nel vaso che avete sul terrazzo c’è un microcosmo da scoprire. «Con l’arrivo della prossima primavera si rinnoveranno le fioriture primaverili nelle aiuole della città,riempiendo di colore e sole il grigio dell’asfalto e delle piazze».
Un esempio? Nei grandi vasi di via Quarenghi stanno fiorendo i peri da fiore e in via Palazzolo e Paleocapa c’è un lungo filare che ospita piccole viole del pensiero, coloratissime e generose. E ancora le primule e gli ellebori, i «veri» bucaneve. Anche piazza Matteotti si sta preparando. Davanti alla casa comunale è stata utilizzata una tecnica particolare: «Le tradizionali aiuole a fiore vedono un mix di viole del pensiero, con originale composizione denominata mosaicoltura . Si sono utilizzate viole monocolori, giallo e blu. Ci sono anche primule di tutti i colori».
E dopo mesi di lavoro inarrestabile e sotterraneo, le bulbacee sono pronte a mostrare i frutti di tanta operosità. Qua e là tra le aiuole e nei parchi stanno spuntando narcisi, muscari, anemoni e tulipani.
In giro per la città, anche sul centralissimo - e deserto - Sentierone stanno fiorendo diverse varietà di iris, rizomi che regalano fiori altezzosi, dalle sfumature viola-giallo. Nelle aiuole alla stazione sono stati messi a dimora dei gerani. Ma attenzione, non quelli da balcone. Sono pronti a sbocciare i fiori del geranium cinereum «Ballerina», con il fiore rosa-lilla e il geranium himalayense «Irish blue», dai grandi fiori di color azzurro-malva. Baggi ricorda le piante da frutto, «presenti anche nei frutteti di Colognola, Azzanella, Celadina, Grumellina, Quintino: albicocchi, peri e pesche».
Nella nuova rotatoria della Malpensata profumo di lavanda e rosmarino. E in quel cerchio di verde ritagliato nell’asfalto faranno capolino le grandi palle viola dell’agapanthus, varietà «Midnight blue». Nome un po’ pretenzioso per un fiore, quel «blu di mezzanotte». Che chiudendo gli occhi però, ci porta dritti dritti in un’amena località della riviera, sognando tempi migliori.
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