I dati Aci: i neopatentati (9 su 10 multati) risultano positivi all’alcoltest

L’ANALISI. «Casuale ma certamente sintomatico e purtroppo anche preoccupante quanto è emerso dai controlli effettuati dalla polizia stradale, nell’ambito di un servizio congiunto fra le sezioni di Bergamo, Brescia e di Seriate». Ad affermarlo Valerio Bettoni, presidente di Aci.

In 9 casi su 10 automobilisti multati, si è trattato di conducenti neo-patentati e 4 sono stati anche denunciati perché 3 sono risultati in eccesso di tasso alcolemico (dallo 0,8 fino al 2,52 g/l) e un quarto perché positivo da assunzione di cannabinoidi e anfetamine. Cinquanta le auto fermate da 4 pattuglie con ufficio mobile nei pressi dell’autostrada. «La percentuale dei positivi – un quinto degli automobilisti fermati e controllati – deve far riflettere, perché il tema di fondo resta sempre quello della sicurezza stradale - continua Bettoni -. Se si fa un’analisi proiettando su ampia scala i dati rilevati nello spazio di un’uscita serale della polizia, c’è da interrogarsi sulla curva complessiva della situazione e quindi sui comportamenti di chi guida nonostante lo sforamento dei limiti fissati dal Codice della strada. Prima ancora della legge, però, è una questione di responsabilità individuale dei conducenti, considerando il numero degli incidenti che avvengono, la pericolosità che si mette in strada e le conseguenze per quanti poi vengono coinvolti, anche senza loro colpa».

L’appello dell’Aci è rivolto alle forze dell’ordine, sollecitando adeguati e proporzionati interventi: «È evidente che non si possono moltiplicare gli organici né si può pretendere una vigilanza umana disposta a catena h24. E tuttavia occorre procedere, senza tergiversare, con il decisivo apporto della tecnologia ben usata e disciplinata. Le leggi ci sono: vanno applicate e fatte rispettare, consolidando la certezza che non c’è impunità e scoraggiando chi continua a ritenere di poterla “fare franca”, già a livello – aspetto inquietante – di neopatentati».

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