Cronaca / Bergamo Città
Martedì 08 Settembre 2020
Graduatorie in corso di revisione
Scuola, resta il rischio ricorsi
Gli errori negli elenchi da cui verranno scelti i supplenti non verranno corretti tutti: si temono molte azioni al Tar.
Gli errori più eclatanti verranno corretti, ma non ci sarà tempo di sistemare tutto nei minimi dettagli. E allora in corso d’anno scolastico si rischia un valzer di supplenze, dovute agli esiti dei ricorsi al Tar, che, secondo i sindacati della scuola, saranno inevitabili. Gli Uffici scolastici territoriali sono pronti a partire con le nomine del personale docente che verrà assunto per il prossimo anno scolastico a tempo determinato: quasi 4.000 insegnanti, per la Bergamasca, che verranno individuati e assunti (attraverso una nuova procedura completamente informatizzata) dal 9 al 12 settembre.
I reclami
«Con una nota dell’Ufficio scolastico – spiega Salvo Inglima, segretario provinciale di Cisl Scuola - è stata indicata la possibilità di rettifica dei casi più eclatanti, in caso di segnalazione di errore. Ciò significa che gli iscritti possono presentare un reclamo agli uffici, nel caso in cui l’errore nel proprio punteggio sia evidente. Questo vale, per esempio, per tutti coloro che pur avendone diritto non risultano nella graduatoria. È difficile dire quanto queste situazioni possano incidere sul numero di errori totali, noi stiamo consigliando a tutti di mandare una mail con il reclamo, poi l’Amministrazione valuterà i singoli casi. Ci sono situazioni in cui il punteggio sbagliato dipende da un errore di inserimento dati da parte della persona, in quel caso non si può rettificare». Per ora quindi sono confermate le assunzioni del personale dal 9 al 12 settembre, mentre con una comunicazione di ieri è stata prorogata fino al 18 la possibilità per gli insegnanti di sottoporsi al test sierologico.
La piattaforma Sigeco
«Questa è una buona cosa – continua Inglima – perché in questo modo la possibilità verrà estesa anche a coloro che prendono servizio dopo il 14. In una riunione del 4 settembre la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo, Patrizia Graziani, ci ha comunicato che per evitare assembramenti, visto che devono essere assegnate fino a 4.000 cattedre, tutte le procedure verranno effettuate da remoto. Verrà utilizzata la piattaforma Sigeco, che però Bergamo, a differenza di altre province, non ha mai usato nemmeno per immissione in ruolo. Come da convocazioni pubblicate sul sito dell’Ufficio, si procederà man mano da parte candidati ad accettare o rinunciare le supplenze. Al momento nemmeno noi conosciamo questa piattaforma: auspichiamo che tutte le procedure possano svolgersi senza problemi in un paio di giorni, ma dobbiamo mettere alla prova questa nuova piattaforma».
Ricorsi, spada di Damocle
Una volta assegnati i posti con questa modalità non saranno però da escludere eventuali ricorsi al Tar, con un conseguente valzer di cattedre a scuola già iniziata: «Non tutti gli errori verranno corretti – aggiunge Loris Renato Colombo, segretario provinciale dello Snals, il Sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola -: verranno inseriti coloro che alla prima pubblicazione della graduatoria non c’erano, questo sì. Se dovessero essere corretti tutti gli errori si impiegherebbe un sacco di tempo: in quel caso dovrebbero essere corrette il 30% delle domande e dei punteggi, ma non ci sono i tempi tecnici per poterlo fare. Si finirà per fare ricorsi al Tar».
La diffida dei sindacati
I sindacati si erano mossi sin da subito per cercare di evitare una situazione ingarbugliata dopo l’inizio della scuola. «Le organizzazioni sindacali hanno indirizzato una diffida al Ministero – spiega Elena Bernardini, di Flc Cgil -, perché la legge sulla scuola non prevede che queste graduatorie abbiano una fase provvisoria per reclami e per modifiche. In effetti noi ci aspettavamo questo tipo di problema e abbiamo cercato di fare in modo che qualcosa potesse essere sistemato. Ovviamente all’atto di assunzione le segreterie dovranno controllare la veridicità dei documenti presentati. L’Ufficio scolastico provinciale ha dato immediata disponibilità per verificare i casi più eclatanti (sembra che le esclusioni immotivate dalle Graduatorie siano state più di 250). Ora è arrivata anche una nota del Ministero che dice che in autotutela l’amministrazione può applicare correzioni, accogliendo eventuali reclami». «Questo - conclude Bernardini - non sarà il tempo delle discussioni più approfondite: le procedure iniziano il 9, quello che si riuscirà a rettificare entro quella data, l’amministrazione lo rettificherà. Si tratta di una disponibilità nell’interesse anche del funzionamento della scuola, per evitare un valzer di supplenze in corso d’anno». Per capire ciò che succederà bisognerà attendere ancora qualche giorno. Detto diversamente: l’inizio dell’anno scolastico vero e proprio
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