Graduation Day, giornata di festa in Università con premi e lancio del tocco - video

La prima volta fu nel 2018, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita dell’Università degli Studi di Bergamo.

Si è parlato di coraggio, per affrontare nuove sfide, di quanto l’apporto umano resti fondamentale ai tempi dell’intelligenza artificiale, della libertà di espressione, della necessità di avere una visione europea, senza però mai dimenticare l’alma mater. Il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri ha incoraggiato i 600 laureati che sabato mattina, 15 giugno, nell’Aula Magna di Sant’Agostino, sono stati protagonisti, in rappresentanza degli oltre 1.700 laureati magistrali dell’Università di Bergamo dell’anno accademico 2023/2024, della cerimonia del Graduation Day.

«Il coraggio, l’avere cuore, deve poter imprimersi in voi come un tatuaggio invisibile, un’impronta, una forza capace di accettare anche le sconfitte e imparare dagli errori. Coraggio di esprimersi liberamente, di avere rispetto degli altri, di saperli ascoltare» ha detto Cavalieri. Presenti alla cerimonia autorità civili e religiose. Presente, in una delle sue prime uscite da sindaco di Bergamo, Elena Carnevali: «Siate protagonisti della vostra vita – ha detto ai ragazzi - nella dimensione sociale e in quella professionale che comincia già da oggi. Questo è il mio augurio, che vi affacciate al futuro con l’energia e l’entusiasmo della vostra età e con la fiducia che noi adulti riponiamo in voi. L’Università di Bergamo è per la nostra città un orgoglio».

Ospite d’onore Ivano Dionigi, professore emerito dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato Magnifico Rettore, e Presidente del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, che nel suo elogio dei giovani portato al Graduation Day ha esortato: «Mostrate i vostri volti, fate sentire la vostra voce, non siate clandestini; il vostro tempo non è domani, è ora; voi che avete il futuro nel sangue e il privilegio di dare del tu al tempo. Siate consapevoli della vostra forza, perché il tempo vi è amico».

Il programma

La cerimonia si è aperta alle 11 con l’inno d’Europa e l’inno d’Italia; dopo i saluti istituzionali, la prolusione di Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, e quindi il saluto di Francesco Castelli, rettore dell’Università degli Studi di Brescia, a rinsaldare ancora una volta il legame tra Bergamo e Brescia.

Le premiazioni

In occasione della cerimonia sono stati premiati anche alcuni studenti dell’Università di Bergamo che si sono particolarmente distinti nel proprio campo (10 studenti per dipartimento), infine il Graduation Day si chiude col Gaudeamus igitur (l’inno universitario internazionale) e con l’ormai iconico lancio del tocco.

Di edizione in edizione, a partire dal debutto nel 2018, il Graduation Day dell’Università di Bergamo ha dato ai neolaureati dell’ateneo l’occasione di vivere momenti di emozione, di gioia, di socialità. Tra gli ospiti nel corso degli anni si ricordano i cantanti Roberto Vecchioni nel 2018 e Vinicio Capossela nel 2019, così come il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari nel 2020, un momento concreto e simbolico di ripartenza dopo il Covid, mentre lo scorso anno la lectio magistralis era stata affidata al giornalista Beppe Severgnini.

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