Gori: «Il Pgt valorizza i quartieri: la dimensione relazionale è sempre più importante»

Il sindaco Giorgio Gori l’aveva annunciato: «Non ci sarà nessun semestre bianco». E infatti giovedì 11 aprile, in Aula consiliare, è stato dato il via libera al Pgt, il Piano di governo del territorio, che traccia le linee urbanistiche della città per i prossimi dieci anni. Il sindaco difende l’approvazione a due mesi dalle elezioni - «Era legittimo, e ho spinto per chiudere entro questo mandato» - e spiega le scelte di fondo del documento. Tornando sulle tre parole chiave: attrattività, sostenibilità e inclusività. «Il Pgt – dice – si fa carico, potenziandole, le leve di attrattività della città, basata sulla qualità della vita che Bergamo offre, mettendo al centro soprattutto le politiche della casa». Tra le iniziative, infatti, il Fondo Abitare, per aumentare anche lo stock di case in affitto a prezzo calmierato.

Oltre al taglio delle volumetrie di oltre un milione di metri cubi e l’incremento del verde tutelato (con tre milioni di metri quadri trasferiti al Parco dei Colli) il sindaco mette l’accento anche sui quartieri: «Investiamo sulla scala dei quartieri, per accentuare la rete relazionale per contrastare la solitudine e rispondere al bisogno di cura, di fronte a una società che invecchia e a famiglie sempre più frammentate. I poli scolastici diventano quindi «catalizzatori» dell’aggregazione.

Sul fronte delle grandi trasformazioni (poche, visto che si predilige la rigenerazione urbana), Gori parla anche di Porta Sud, rispondendo alle opposizioni che in Consiglio l’hanno definita «schizzo per vincere un concorso internazionale». «Se sapessero che lavoro c’è dietro. L’investimento pubblico che abbiamo portato sulla nuova stazione è l’innesco per tutta l’operazione di Porta Sud. Il progetto ha le gambe per camminare».