
(Foto di Colleoni)
IL PELLEGRINAGGIO. Partiti i duemila ragazzi bergamaschi che partecipano al «Giubileo degli adolescenti». Le parole del Vescovo Beschi per «il Papa della gioia».
È partito nelle scorse ore il pellegrinaggio dei duemila bergamaschi a Roma per il Giubileo degli adolescenti, che chiama a raccolta circa centomila persone (in aggiunta a quelle che stanno raggiungendo in questi giorni la Città eterna per le esequie di papa Francesco). Da circa 130 parrocchie della Diocesi in serata sono partiti gli autobus - 32 in tutto - che hanno raccolto i ragazzi dapprima a Bergamo, dove si sono svolti i riti di apertura del pelle
grinaggio, e da qui poi in direzione Roma.
I primi a partire sono stati alle 19,30 i cinquanta ragazzi della Valle di Scalve, a seguire tutti gli altri, per una trasferta organizzata dall’Ufficio diocesano per la pastorale dell’età evolutiva. Alle 21,30 i diversi gruppi si sono radunati a Bergamo, nella zona dell’Italcementi, e da qui si sono recati a piedi in Città alta. Visto l’alto numero di partecipanti, sono state celebrate due Messe in contemporanea per l’apertura del pellegrinaggio, nella chiesa ipogea del Seminario e in Duomo. In entrambe, in momenti diversi, ha portato il proprio saluto ai giovani pellegrini il Vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi.
Augurando buon viaggio ai pellegrini, monsignor Beschi si è detto «molto stupito della risposta che avete dato voi giovani e le vostra comunità» a questa chiamata e si è soffermato sulla morte del Papa: «È un evento doloroso, ma lo viviamo da cristiani: il Papa vive perché noi cristiani crediamo che Gesù è capace di vincere il potere della morte».
Augurando buon viaggio ai pellegrini, monsignor Beschi si è detto «molto stupito della risposta che avete dato voi giovani e le vostra comunità» a questa chiamata e si è soffermato sulla morte del Papa: «È un evento doloroso, ma lo viviamo da cristiani: il Papa vive perché noi cristiani crediamo che Gesù è capace di vincere il potere della morte».
Il Vescovo ha poi ricordato Francesco come «il Papa della gioia, perché è stato un uomo che in mezzo al travaglio del mondo ha portato non una gioia superficiale, ma delle ragioni per non disperarci». Ricordando che «il Giubileo è un grande gesto di misericordia», ha augurato ai ragazzi di «avvertire il fascino della misericordia» e ha citato alcune parole usate dal Pontefice in riferimento ai giovani: «Voi avete il fiuto di ciò che è bello, buono, vero, giusto, santo», invitando tutti a «tornare a casa con il desiderio di testimoniare a tutti la fede cristiana».
Il grande fiume di ragazzi è sceso poi dal Duomo verso i diversi parcheggi da dove i pullman si sono messi moto direzione Città eterna, dove l’arrivo - alla Nuova fiera di Roma, quartier generale dei bergamaschi, insieme agli altri gruppi provenienti dalle altre Diocesi lombarde - è previsto intorno alle 8 di questa mattina. I gruppi dei diversi oratori - guidati da una settantina di preti, ma anche da educatori laici - si muoveranno poi in autonomia in città, tra i riti del passaggio della Porta Santa (per il quale la Diocesi ha preparato un sussidio di preghiera e una serie di tracce audio disponibili sull’app Spotify che accompagneranno i ragazzi), momenti di preghiera e possibilità di accostarsi al sacramento della Confessione e visite culturali. Tra gli appuntamenti che riuniranno tutti gli adolescenti presenti a Roma, la preghiera della Via Lucis oggi alle 18 alla chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo all’Eur.
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