Giornata della Memoria: con gli studenti di Sarpi, Lussana, Donadoni e Da Rosciate per non dimenticare - Le foto

Le celebrazioni. Dopo l’appuntamento in Rocca il sindaco Giorgio Gori ha ricordato le vittime dell’Olocausto con gli studenti.

«La Shoah svela alla radice di quale crudeltà è capace l’uomo, a che livello di abiezione può spingersi»: nella Giornata della Memoria delle vittime dell’Olocausto, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori ha ripercorso al parco delle Rimembranze alla Rocca la serie di orrori che anche qui a Bergamo, prima di Auschwitz, si consumarono durante «la follia criminale nazista». Come nel caso dei bambini, e dei loro genitori, ebrei, che vennero reclusi nel carcere di Sant’Agata, in Città Alta, e da qui inviati nel campo di transito di Fossoli, nel Modenese, per essere poi deportati proprio ad Auschwitz, dove vennero uccisi. Intorno alle 9 di venerdì 27 gennaio sono state deposte le corone di alloro sulla lapide che ricorda gli ebrei bergamaschi deportati nei campi di sterminio e poi nella chiesetta di Sant’Eufemia alle ceneri dei deportati nei lager. Presenti tra le istituzioni Carlo Salvioni, presidente del Comitato Bergamasco Antifascista e il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi.

Diversi i momenti dedicati all’incontro con gli studenti delle scuole primarie e secondarie e delle superiori della città perché, ha ribadito Gori, più di ogni altra cosa è importante «coltivare la Memoria, e impegnarci a trasferirla alle giovani generazioni. È perché senza memoria i torti si sovrappongono alle ragioni e le cancellano. Senza memoria non vi è giustizia». In Piazza Rosate, intorno alle 9.30, gli studenti del liceo Paolo Sarpi hanno ricordato il deportato politico Giovanni d’Amico e posato con il sindaco una pietra d’inciampo.

Più tardi, intorno alle 11 circa, gli alunni dell’istituto comprensivo Da Rosciate hanno presentato la figura di Adolfo Barnaba, condannato al tribunale militare tedesco. Con l’assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti hanno posato una pietra d’inciampo al Parco Pertini.

Intorno a mezzogiorno gli studenti del liceo Lussana si sono dati appuntamento alla stazione ferroviaria di Bergamo. Sul binario 1, è stata posata una corona d’alloro alla lapide che ricorda i lavoratori del Nord Italia deportati dalla nostra città nei campi di concentramento.

La mattinata di celebrazioni istituzionali si è conclusa nel giardino di Palazzo Frizzoni. Ad un momento di raccoglimento in memoria dei 20 bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme, a cura degli studenti dell’Istituto Comprensivo Eugenio Donadoni, è seguito l’omaggio a Pierantonio Cividini, letterato ed educatore.

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