Gandino, abbraccio festoso per i 90 anni del gruppo alpini

La ricorrenza Un corale abbraccio festoso, in un’indimenticabile giornata vissuta fra ricordi e rinnovato entusiasmo.

Sono stati particolarmente intensi e partecipati a Gandino i festeggiamenti per il 90° di fondazione del Gruppo Alpini, fondato nel 1932. Dopo il prologo di sabato 9 luglio (con cerimonie a Barzizza e Cirano, messa alla Tribulina dell’Uccellino e concerto di Coro Penne Nere Almè e Civico Corpo Musicale di Gandino), la radiosa domenica di sole si è aperta con l’alzabandiera davanti alla Scuola Primaria e la sfilata lungo le vie del centro storico. Tantissimi i cittadini in strada ad applaudire , così come i tricolori esposti fra piazze e palazzi. Il corteo, aperto dal Vessillo Sezionale era animato da rappresentanze di tutte le associazioni locali, dai gagliardetti e dalle delegazioni di tutti i gruppi della Val Gandino.

La parte del leone l’hanno fatta ovviamente gli Alpini locali, che rappresentano uno dei gruppi più corposi dell’intera provincia di Bergamo e che hanno proposto il grande, storico bandierone. In piazza Vittorio Veneto si sono tenuti gli onori ai caduti ed i discorsi ufficiali, aperti dal capogruppo Giovanni Rudelli e ben coordinati da Giovanni Locatelli nelle vesti di cerimoniere. Il sindaco Filippo Servalli (claudicante per un recente infortunio e per questo rappresentato in corteo dalla vice Cristina Maccari) ha ricordato gli innumerevoli valori che, nel concreto di una comunità, gli Alpini sanno mettere in campo «anche e soprattutto» nel momento del bisogno. Dopo il saluto del coordinatore di zona Giovanbattista Colombi, il consigliere sezionale Andrea Bresciani ha portato il saluto degli Alpini di Bergamo. “Sotto i cappelli degli Alpini andati avanti che oggi sfilano e sotto i cappelli dei Caduti, ci sono uomini che continuano ad essere tra noi con il loro esempio, invitandoci a trasmettere ai giovani esempi virtuosi che un servizio di leva, anche civile, potrebbe e dovrebbe rafforzare”. Il parroco don Innocente Chiodi ha impartito la benedizione e celebrato la successiva messa in Basilica.

In prima fila c’erano i familiari dei cinque capigruppo che hanno caratterizzato la storia del gruppo: Giacomo Hallmayr, Gigino Rudelli, Angelo Moro, Luigi Piazzini e Fabrizio Nodari, morto a dicembre. Oltre ai loro cappelli, c’erano anche quelli di tanti semplici Alpini gandinesi, che i familiari hanno ricordato con orgoglio e commozione. La grande giornata di festa si è chiusa con il rancio ufficiale presso il Convento delle Suore Orsoline.

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