Furti in abitazione aumentati del 10%. Maggior rischio all’ora di cena

I DATI . In 10 mesi 2.200 colpi: 69 denunce e 20 arresti. E ora in arrivo la fisiologica impennata prenatalizia.

La crescita del 10% nei primi dieci mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del precedente è considerata del tutto fisiologica e le forze dell’ordine non parlano di aumento preoccupante. Tuttavia è innegabile che il mese di dicembre sarà inevitabilmente caratterizzato da una ulteriore crescita dei furti nelle abitazioni dei bergamaschi: perché succede ogni anno, da decenni, che in vista delle festività natalizie i topi d’appartamento si scatenino dalla pianura alle valli, passando per il capoluogo. Complice anche il fatto che, rispetto alla bella stagione, ora viene buio molto prima e il «tramonto anticipato» è da sempre un involontario complice dei ladri.

I dati dei furti nella nostra provincia

Ma partiamo dai dati, che meglio di tante parole spiegano quello che avviene. Nei primi dieci mesi di quest’anno (è l’ultimo dato disponibile, in attesa che vengano elaborati i numeri di novembre) i furti nelle abitazioni di Bergamo e provincia denunciati a tutte le forze dell’ordine (polizia di Stato, carabinieri e polizie locali) sono stati già quasi 2.200: precisamente, 2.196, ovvero il 10,3% in più rispetto al periodo gennaio-ottobre del 2022, quando non si erano ancora superati i duemila colpi. A fine ottobre si era fermi a 1.990 furti in abitazione. Nei due mesi successivi si registrò però l’impennata, con ben 725 colpi messi a segno e denunciati: 390 a novembre e 335 a dicembre. Il dato di 390 era inoltre stato il più alto in assoluto di tutto l’anno e soltanto gli ultimi due mesi avevano superato il numero di 300 furti. Il dato più basso, sempre l’anno scorso, si era registrato ad aprile, con soli 126 colpi.

Nei mesi invernali il picco di furti

Anche in questo caso è una routine: l’inizio della bella stagione corrisponde ogni anno a una diminuzione dei furti nelle case, proprio come nell’attuale periodo dell’anno, invece, siamo nel pieno dell’escalation. Proprio a seguito dei numeri corposi degli ultimi due mesi dell’anno, il 2022 si era poi chiuso con un totale di ben 2.715. Purtroppo le proiezioni matematiche e le premesse del periodo non lasciano ben sperare per quest’anno, che dovrebbe chiudersi con un dato – purtroppo – ancora superiore. I trend dei furti si ripetono tutti gli anni più o meno ciclicamente: se, come già detto, in primavera si riducono e prima delle feste natalizie si impennano, solitamente anche l’estate fa registrare una crescita, mentre l’autunno una diminuzione.

Lo storico dei dati dei furti

L’«ottovolante» dei dati, del resto, è chiaro: lo scorso anno a gennaio e febbraio i furti erano stati rispettivamente 250 e 210, poi si era scesi a 160, 126, 176 e 163 a marzo, aprile e maggio e giugno, per risalire a luglio e agosto, con 221 e 266, complice l’assenza da casa di tanti bergamaschi in vacanza. Nuova flessione a settembre 2022, con 187 furti, e poi la già citata impennata di ottobre, con 231 colpi messi a segno. I dati del 2022 sono tra l’altro consolidati, ovvero definitivi e ufficiali, perché l’anno è chiuso. Possono essere invece ancora oggetto di qualche minima revisione – per esempio denunce tardive o quant’altro di simile – i dati di quest’anno, comunque in linea con lo stesso schema periodico del 2022 e degli anni precedenti. Numeri alti a gennaio e febbraio – 275 e 245 colpi rispettivamente –, in discesa da marzo, con 222 furti, poi il minimo toccato ad aprile e maggio, con 184 e 160 (il dato più basso di quest’anno), la risalita già da giugno con 204 furti e poi l’impennata estiva di luglio e agosto, con 251 e 225, la contrazione di settembre con 184 colpi e l’inizio dell’impennata invernale da ottobre, con 243 furti. Molto risicato, purtroppo, il corrispondente dato dei furti «scoperti», ovvero di cui si è capito l’autore: 99 nei primi dieci mesi del 2022 e 89 da gennaio a ottobre di quest’anno, con un calo del 10%. Tutto il 2022 si era concluso con 107 furti scoperti. Il trend mensile segue all’incirca la dinamica degli stessi colpi perpetrati.

Non sono alti neppure i numeri dei presunti ladri denunciati o arrestati, perché – come è facile immaginare – è sempre piuttosto difficile cogliere in flagranza gli autori di questo genere di reato: in tutto il 2022 erano state denunciate per furto 92 persone, mentre le arrestate erano state solo 15. Per avere un confronto statistico con quest’anno, va ridotto il numero al solo periodo gennaio-ottobre: nei primi dieci mesi dell’anno scorso erano state denunciate 85 persone, mentre nello stesso periodo di quest’anno 69, con una diminuzione del 18,8%. Le persone tratte in arresto sono invece aumentate, salendo da 14 a 20, con una crescita del 42,8%. Anche denunce e arresti seguono il trend del numero dei furti: nei periodi dell’anno in cui ci sono più colpi sono maggiori anche i numeri di denunciati e arrestati.

I dati si riferiscono soltanto ai furti nelle abitazioni, cui vanno aggiunti anche i furti nelle attività commerciali, nelle aziende, di auto e veicoli in sosta, di oggetti all’interno di auto e veicoli parcheggiati, di oggetti in generale: tutte categorie che vanno a incrementare il dato complessivo. Per esempio, in tutto il 2022, dunque parlando di una statistica ufficiale e consolidata, se i furti nelle abitazioni erano stati in tutto 2.715, il dato complessivo dei furti in generale era stato pari a 9.297, di cui 3.132 a Bergamo città: in pratica, lo scorso anno i furti in casa avevano rappresentato la fetta principale – pari a un terzo – di tutti i colpi di questo genere messi a segno nella Bergamasca.

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