Frutta e verdura, conto salato. A giugno aumenti del 10%. «Pesa il caro energia»

Rincari L’allarme dei consumatori. Bresciani, Confcommercio: «Si respira un clima di preoccupazione, ma c’è l’impegno della filiera a non far mancare i prodotti».

Ciliegie, anguria, melone, fragole pesche e albicocche: quanto è caro oggi fare la spesa? L’estate è per antonomasia la stagione nella quale si consuma più frutta e verdura. La richiesta quest’anno è peraltro ulteriormente aumentata, perché influenzata dal grande caldo, che spinge i consumatori a preferire piatti leggeri e dissetanti. Negozio o supermercato che vai, prezzo che trovi, con punte sui prodotti più richiesti, in grado di raggiungere la doppia cifra.

Accelerazione dei prezzi

Le associazioni dei consumatori mettono in guardia su aumenti e speculazioni. Federconsumatori indica aumenti di circa il 10% su frutta e verdura negli ultimi giorni. Adiconsum ricorda che l’Istat segnala, in particolare a giugno, l’accelerazione dei prezzi della frutta fresca e refrigerata (da più 6,0% a più 10,9%) e di quelli dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate: da più 11% a più 11,8%.

La filiera

Livio Bresciani, responsabile nazionale del settore ortofrutticolo, vicepresidente della Federazione italiana dettaglianti alimentari e presidente del gruppo dettaglianti ortofrutticoli di Confcommercio Bergamo, sottolinea come tutta la filiera stia compiendo un grande sforzo per non far mancare i prodotti in tavola, nonostante l’aumento esponenziale dei costi di produzione.

«Grazie all’impegno di tutti, dal campo al negozio, non abbiamo mai avuto carenza di prodotto locale»

«Grazie alla professionalità dei nostri produttori e all’impegno di tutti i protagonisti, dal campo al negozio, non abbiamo mai avuto carenza di prodotto locale e non abbiamo nemmeno registrato tensioni particolari per quanto concerne i prezzi – fa presente Livio Bresciani –. Si respira un clima di preoccupazione e c’è qualche aumento di prezzo rispetto allo scorso anno, ma è dovuto ai rincari su fertilizzanti ed energia, che devono sopportare i produttori e che comprendono inevitabilmente anche il gasolio da autotrazione indispensabile per il trasporto di frutta e verdura».

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