«Forte emozione lasciare la mia Bergamo dopo 14 anni: la prevenzione sia sempre l’obiettivo»

L’INTERVISTA. La vice questore Mirella Pontiggia si racconta a «L’Eco» alla vigilia del trasferimento alla guida della polizia stradale di Bolzano. Entrata nella polizia a 19 anni, dal 2009 guidava la nostra Stradale.

«Devo dire che fin dalle scuole superiori sognavo di diventare poliziotta e di mettermi al servizio della collettività per il raggiungimento degli obiettivi di legalità e giustizia. Lasciare Bergamo, la mia città natale, dopo 22 anni di servizio comporta tutta una serie di forti emozioni, perché nel tempo si sono costruiti una serie di rapporti professionali e umani (la comandante si emoziona nel rispondere, ndr) con il territorio, gli enti, le istituzioni e le associazioni, che si sono concretizzati in alcuni progetti di educazione alla legalità e alla sicurezza stradale».

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È uno dei passaggi dell’intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo (e pubblicata sull’edizione cartacea di sabato 8 dicembre) del vice questore Mirella Pontiggia, da 14 anni comandante della polizia stradale di Bergamo e in servizio nella polizia di Stato della sua città – è nativa di Longuelo – da 21 anni, e che da lunedì 11 dicembre assumerà l’incarico di dirigente della polizia stradale di Bolzano.

«La mission di aiutare la collettività è stata la grande spinta che mi ha fatto entrare in polizia ed è la stessa spinta che ancora oggi mi porta a svolgere il mio servizio», sottolinea Pontiggia – entrata nella polizia di Stato a 19 anni – in un altro passaggio della sua intervista, nella quale dedica ampio spazio al tema della prevenzione, filo conduttore dei suoi anni di comando.

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