Fiumi, portata ai massimi livelli: «È pericoloso, rispettate il divieto di balneazione»

L’ALLERTA. Venerdì quella del Brembo era 6,6 volte quella di un anno prima. Quasi il triplo quella dell’Adda. Il direttore del Consorzio di bonifica Reduzzi: «Portate anomale e molto pericolose». I dati e i rischi.

È la reazione a catena di una primavera piovosa e da un inizio d’estate all’insegna della burrasca. I fiumi bergamaschi registrano una portata decisamente sopra la media, con tutto ciò che ne consegue: corsi d’acqua più impetuosi e dunque più pericolosi, rischiosissimi per chi si tuffa.

Portate anomale

Portate «anomale per luglio – commenta il direttore del Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca, Mario Reduzzi –, lo si vede dai dati. E per questo ancora più pericolose: con il caldo, chi cerca frescura deve sapere che il divieto di balneazione nei fiumi va osservato in maniera scrupolosissima, immergersi è di una pericolosità assoluta perché anche quando in superficie non si avverte la forza dell’acqua, occorre tenere presente che già un metro e mezzo sotto si crea una forza doppia, che trascina verso il basso».

Un rischio più che reale, come confermato da quanto successo ad Abdrlhamid Hossam Eid Abdelfattah Dessouki – il giovane di 25 anni egiziano che martedì pomeriggio, a Cassano d’Adda, era stato inghiottito dalle acque del canale Muzza – e al camionista romeno di 32 anni annegato giovedì pomeriggio a Brembate.

I dati

La fotografia di queste maxi portate è nei dati del Consorzio relativi a tre stazioni di riferimento dei principali corsi d’acqua del territorio bergamasco. Sabato 13 luglio alle 9 l’Adda registrava una portata di 496 metri cubi al secondo, mentre venerdì alle 15, dopo i copiosi temporali, era a 482 metri cubi al secondo: un anno prima, il 12 luglio del 2023, la portata era invece di 168 metri cubi al secondo, quasi un terzo del valore attuale; il 12 luglio del 2022, nel pieno di un periodo di grande siccità, la portata si era ridotta addirittura a 114 mc/sec, mentre tra 2020 e 2021 si attestava poco sopra i 200 mc/secondo.

Il Brembo, complice anche il forte rovescio di venerdì mattina, segnala il «salto» più evidente: venerdì alle 15 la portata era di 198 mc/secondo (è calata sabato mattina a 113), un anno fa era ridotta ad appena a 30 mc/sec, nel 2022 era precipitata addirittura a 14 mc/sec. Venerdì, in sostanza, la portata del Brembo era 6,6 volte quella di un anno prima e circa 14 volte quella del 2022.

Quanto al Serio, venerdì – sempre alla rilevazione delle 15 – faceva segnare una portata di 60 mc/secondo (calata a 40 sabato mattina): se il 12 luglio 2023 era comunque a 49 mc/secondo, il 12 luglio 2022 si era ridotta a soli 8 mc/secondo.

Fiumi ingrossati dal maltempo

La giornata di venerdì è stata impattata in maniera nitida dal maltempo, con un ingrossamento-lampo dei fiumi, come fotografato dalle rilevazioni in tempo reale dell’Arpa. Ne ha risentito anche il livello idrometrico, cioè il livello convenzionale di «altezza» del fiume. A Camerata Cornello il Brembo è passato da un livello idrometrico di 49 centimetri delle 8 a un livello di 141 centimetri delle 10,40 (in concomitanza con il nubifragio), mentre al Ponte di Briolo (Brembate Sopra) il livello idrometrico è passato dai 138 centimetri delle 8 ai 267 centimetri delle 12,40; il Serio, misurato alla stazione del ponte di Cene, è passato da un livello idrometrico di 6 centimetri delle 8 agli 84 centimetri delle 12,10.

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