Festival del Folklore, presentati i quattro gruppi stranieri - Video

DUCATO DI PIAZZA PONTIDA. Nella serata di martedì 20 agosto si è tenuto il «salotto» del Festival. Presentati i gruppi stranieri: sono «México Arte y Tradición Ballet Folklórico», «Les Hérons des Lacs», «Ansamble Arbana» e «Accademia di cultura e arte Uzhgorod Coliory Karpat».

Una tavola rotonda di approfondimento sul tema della cultura popolare, degli usi e costumi che accomunano popoli e paesi diversi. Nella serata di martedì 20 agosto, nella sala Ferruccio Galmozzi in via Tasso, si è tenuto il «Salotto» del Festival internazionale del Folklore e delle Tradizioni del Ducato, giunto alla quarantesima edizione. Organizzato dal Ducato di Piazza Pontida, che quest’anno spegne cento candeline, il Festival è cominciato lunedì 19 agosto e proseguirà fino a lunedì 26. Il «Salotto» è stata anche l’occasione per presentare i quattro gruppi stranieri, provenienti da Messico, Francia, Albania e Ucraina: rispettivamente «México Arte y Tradición Ballet Folklórico», «Les Hérons des Lacs», «Ansamble Arbana» e «Accademia di cultura e arte Uzhgorod Coliory Karpat». Presenti alla serata alcuni rappresentanti dei gruppi folcloristici di Francia e Ucraina (il gruppo albanese era impegnato a Roncola).

L’incontro

A fare gli onori di casa il Duca di Piazza Pontida, Mario Morotti «Smiciatöt», che ha dato il benvenuto ai gruppi folcloristici di Ucraina e Francia, aprendo la «chiacchierata» a tema folklore: «Questa sera lasciamo la musica e i canti per un momento culturale di scambio di informazioni tra i gruppi presenti al Festival. Non, quindi, uno scambio di musica e colore ma una chiacchierata a tema folclore: su com’è il loro folklore e il nostro, sulla loro attività del festival legata anche al tema della sanità. Siamo alla quarantesima edizione nell’anno del centenario del Ducato: tutti gli anni ospitiamo tre o quattro gruppi stranieri e ne siamo ben felici, significa scambiarsi informazioni culturali legate al folk a 360 gradi e nel contempo conoscere a vicenda il folclore». A sviluppare il tema della tavola rotonda il neuropsichiatra e psicoterapeuta Carlo Saffioti, che è anche cavaliere ducale, Fabio Lucchini, ricercatore di Sociologia generale presso l’università eCampus, Fabrizio Cattaneo, che è anche direttore artistico dei gruppi folkloristici «I Gioppini di Bergamo» e «I Vilàn», con insetti e commenti musicali a cura del maestro Giacomo Parimbelli. Hanno moderato Francesco Brighenti e Giusi Bonacina.

Due rappresentanti del gruppo francese e ucraino hanno poi portato la loro idea di folklore. «Per noi - ha detto il rappresentante francese - è il potere di presentare il nostro paese al mondo intero e questo è quello che ci rende più felici». Mentre per l’esponente ucraina è «l’insieme di tutte le tradizioni e usanze del nostro popolo tramandate di generazione in generazione, dall’antichità a oggi».

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