Federico, 200° donatore di midollo: «Se l’ho fatto io, possono farlo tutti»

ASST PAPA GIOVANNI XXIII. Sabato 21 settembre è il World Marrow Donor Day. Per iscriversi al Registro basta avere meno di 36 anni.

Dice di avere paura degli aghi. «Il terrore, se proprio devo raccontarla tutta. Ero in Università, quando c’era una iniziativa di sensibilizzazione alla donazione di midollo. Ho fatto il prelievo, così, per caso, e nel 2017 mi sono iscritto al Registro dei donatori. Poi, dopo anni, sono stato chiamato a donare, al “Papa Giovanni”: al primo ago sono svenuto, poi è andato tutto liscio. È un gesto che fa stare bene e fa del bene. Non ho curiosità su chi abbia ricevuto il mio midollo, chissà forse è anche andato all’estero. Mi piacerebbe sapere se il mio dono ha funzionato, se chi l’ha ricevuto è guarito, questo sì. Vorrei aggiungere un appello: la donazione non è affatto dolorosa, è un lungo prelievo di sangue e se l’ho fatto io che ho terrore degli aghi può farlo chiunque».

Il 200° donatore

Federico Buelli, 28 anni di Parre, una laurea in Economia aziendale e un impiego alla Tenaris, qualche giorno fa si è guadagnato il «titolo» di 200° donatore di midollo del Centro donatori che fa capo al Simt, Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo: una notizia importante nella giornata del 21 settembre, il World Marrow Donor Day.

Aver raggiunto il traguardo di 200 donazioni è veramente importante, ora si punta ad aumentare sempre più le persone iscritte al Registro

A Bergamo sono già 17.000 iscritti al Registro dei donatori di midollo osseo (sono 42.986.553 gli iscritti al Registro mondiale, 506.049 a quello italiano). «Scegliere di diventare donatori di cellule staminali, e quindi iscriversi al Registro, è un atto di grande altruismo – spiega Francesca Schieppati, ematologa del Simt, diretto da Luca Barcella – . Significa dare una possibilità di guarire a una persona ammalata di una malattia ematologica, per la quale il trapianto rappresenta talora l’unica chance terapeutica. Il nostro sforzo è quello di sensibilizzare la fascia di popolazione giovane, compresa tra i 18 e i 35 anni, che può iscriversi al Registro dei donatori di cellule staminali. Con la Fondazione Albergoni Olus e con Admo ci occupiamo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori e dell’Università. Per la nostra realtà di Centro donatori della provincia di Bergamo, aver raggiunto il traguardo di 200 donazioni è veramente importante. Si punta ad aumentare sempre più le persone iscritte al Registro: se si considera che la possibilità, una volta iscritti, di risultare compatibile a un ricevente è compresa tra 1 su 100.000, si capisce che la disponibilità di donatori della nostra area è stata grande».

Come donare

La donazione di cellule staminali emopoietiche può essere effettuata da un donatore familiare del malato oppure da un donatore non familiare, cioè estraneo alla parentela del ricevente. Questa modalità è molto importante in quanto rende conto di oltre la metà dei trapianti di cellule staminali emopoietiche. Per iscriversi al Registro basta avere meno di 36 anni, una volta accertata l’idoneità è sufficiente effettuare un prelievo di sangue (o al Centro donatori o anche nei Servizi delle tre Asst). Poi si resta in attesa di una chiamata: può arrivare fino al 50° anno di età. Quindi anche dopo anni dall’iscrizione al Registro: proprio come è accaduto a Federico, il 200° donatore del «Papa Giovanni».

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