Fara, prima intesa Comune-Bg Parcheggi
Ora nuova gara e poi riparte il cantiere

Dopo la delibera e le pesanti critiche di Anac, via libera dei soci austriaci. Tra un paio di mesi il bando. Una mano alle procedure potrebbe arrivare dalla legge semplificazione, ma il traguardo è oltre metà del 2022.

Ja, si va avanti. E con una nuova gara. Per mettere una parola definitiva sulla vicenda si è scomodato nientemeno che Johann Breiteneder, potentissimo Ceo della Best in Parking, colosso austriaco che gestisce migliaia di posti auto nei parcheggi di mezza Europa. E che tramite la controllata italiana Parcheggi Italia detiene il 68% di Bergamo Parcheggi, società concessionaria del travagliato (eufemismo) parcheggio della Fara. Dopo il parere dell’Anac che ha indicato la gara come strada maestra per la ripartenza dei lavori, non lesinando fior di stangate a Palafrizzoni e Bergamo Parcheggi per il percorso finora seguito (in più passaggi indicato come illegittimo), c’era molta attesa per il primo confronto tra le parti.

Anche perché le visioni erano totalmente opposte: il Comune, presente nella società tramite la controllata Atb, orientato su una nuova gara, al punto tale da richiedere un parere in merito ad Anac. Bergamo Parcheggi sul semplice scorrimento della classifica di quella del 2016 dove, dopo la Collini, che ha rescisso il contratto ad inizio anno e la rinuncia della seconda classificata (Itinera), la palla è passata alla terza, la Rota Nodari. Con tanto di delibera di assegnazione già approvata e voto non favorevole dei componenti in capo al Comune: Giuseppe Ventre e Gianni Scarfone, direttore Atb che di Bergamo Parcheggi sarebbe anche il presidente. Tanto per capire quanto la situazione sia intricata.

Una call decisiva, ora le carte

Palafrizzoni e Best in Parking si sono incontrati via call: Breiteneder in modo decisamente asciutto non ha potuto fare altro che accettare (di riffa o di raffa) l’indicazione di Anac e fare un passo indietro dando il via libera alla gara. La prossima settimana tutto potrebbe essere nero su bianco, con l’obiettivo di pubblicare il bando per ottobre-novembre.

Quindi niente muro contro muro né revoca della concessione a Bergamo Parcheggi. Le parti hanno esaminato a fondo l’articolato parere di Anac e convenuto soprattutto sulle conclusioni. O meglio sulla (sola, oggettivamente) parte a loro favorevole. Quella dove, dopo aver definito «gravi e significative» le criticità evidenziate, si prende «tuttavia atto che sono confluite e hanno trovato parziale definizione nell’atto attuativo/accordo transattivo dell’ottobre 2016». Che, a sua volta «per un verso si pone in contrasto con l’assetto normativo e per altro, anche in ragione del tempo intercorso ha condizionato e orientato le successive valutazioni delle parti, volte a garantire la prosecuzione e realizzazione dell’opera».

Due gare per bypassare la soglia

Nessuna sanatoria, semmai una «cristallizzazione» della situazione. E tenuto conto che «Il Comune ha espresso il persistente interessa pubblico alla prosecuzione dell’opera» le parti, secondo Anac «potranno individuare una modalità di prosecuzione del rapporto alle medesime condizioni attuali e senza ulteriori modifiche contrarie all’assetto normativo». Quello che Comune e Bergamo Parcheggi hanno fatto, ovvero la gara come indicato da Anac. Fermo restando che questo «non consente di superare le criticità dell’atto attuativo dell’ottobre 2016». Sul quale potrebbe esserci materia per Procura e Corte dei Conti: si vedrà.

Nell’attesa si comincia a lavorare ad un’ipotesi di ripartenza e una mano potrebbe arrivare dalla legge semplificazione che consente la procedura negoziata negli appalti sotto i 5 milioni di euro, il che tra le altre cose consente la chiamata diretta delle aziende (in una rosa da selezionare) e di contenere i tempi.

Vero che i lavori da finire superano la soglia indicata, ma l’ostacolo potrebbe essere bypassato separando la gara della realizzazione del parcheggio da quella per la passerella di Joao Nunes ed opere connesse. L’obiettivo non dichiarato è riprendere i lavori per febbraio, prospettiva abbastanza complessa in un panorama dove normalmente servono 10 mesi per una gara, ma la legge semplificazione potrebbe dimostrarsi utile. Fermo restando che il traguardo finale per il parcheggio è ormai oltre metà 2022, salvo complicazioni. La sola cosa che in questa vicenda non è mai mancata.

IL COMITATO NO PARKING FARA: «ORA BASTA CON LO SCEMPIO»
«Si ponga fine allo scempio». Questa la posizione del Comitato No Parking Fara. «Noi vogliamo che venga cancellata la concessione vergognosa che il Comune ha in atto con Bergamo Parcheggi, che già molte volte avrebbe dovuto essere risolta per incapacità e leggerezze come il passaggio dei costi da 8 a 18 milioni di euro, una frana, due varianti illegittime e stendiamo un pietoso velo sul resto che in questi anni abbiamo documentato senza mai essere smentiti». Il Comitato chiede «che il traffico in Città Alta sia consentito ai soli residenti, che i turisti possano salire esclusivamente con mezzi pubblici ecologici» e che dove c’era il «Colle di S.Eufemia sia ripristinato il colle, e non sia stuprata ulteriormente la città storica con un mostro di cemento di 9 piani, rumoroso e inquinante». Per i No parking «i cittadini di Bergamo devono essere finalmente ascoltati: non si faccia rientrare dalla finestra, come opera pubblica finanziata dai cittadini, un’opera inutile e dannosa che già i cittadini pagano da anni, e che la delibera dell’Anac ha cacciato dalla porta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA