Ex Una Hotel, nuovo allarme: ragazzini si buttano dai parapetti

LA DENUNCIA. Gli Youtuber Riccardo Dose e Dadda sono entrati nell’hotel dismesso: pubblicato un video in cui due giovani dicono di buttarsi sui materassi. Gandi: «La proprietà deve chiudere subito gli ingressi».

Non bastavano le risse, le aggressioni ai bagnini delle piscine Italcementi e agli steward del Luna Park della Celadina, l’ultima trovata dei gruppi di ragazzini che in queste settimane stanno mettendo a dura prova le forze dell’ordine è gettarsi dai parapetti dell’ex Una Hotel di via Borgo Palazzo, atterrando su alcuni materassi posizionati sopra cumuli di macerie e vetri rotti. A portare alla luce il nuovo, preoccupante fenomeno è stato Riccardo Dose, Youtuber di Pordenone con oltre due milioni di follower, che con l’amico Dadda (Daniel d’Addetta) è entrato nell’edificio abbandonato e venerdì 1 settembre ha pubblicato un video dal titolo «Viviamo un attimo di panico dentro un hotel di vetro-Troviamo dei bambini che rischiano di farsi male» già visto da più di 254mila persone.

Nel video, che dura 26 minuti e 52 secondi, i due Youtuber entrano tranquillamente dalla zona in cui si trovano i garage attraverso una grata aperta e iniziano il loro viaggio nei sette piani dell’albergo: salgono scale, aprono porte, entrano in quasi tutte le stanze ed escono sulle ampie terrazze. Tra sporcizia, vetri rotti, mobili danneggiati, ogni cosa è stata vandalizzata negli anni. Ci sono scritte sulle porte e sui muri (anche «Satana» e «Hell», inferno), i segni dei diversi incendi che in questi anni si sono susseguiti, scatoloni abbandonati, i resti di presenze umane e persino di qualcuno che ha fatto il gesto strano, visto il contesto, di mettere l’immondizia in alcuni sacchi della spazzatura ordinatamente ammucchiati contro una parete. I due ragazzi commentano lo stato di abbandono ma anche la bellezza di quella che originariamente era una struttura di alto livello, tanto che negli anni d’oro ha ospitato le squadre di calcio di Serie A che venivano a giocare a Bergamo.

Il viaggio piano per piano

Nel loro «viaggio» gli Youtuber si imbattono in una reception con pile di documenti abbandonati, materassi dove si intuisce che qualcuno abbia dormito, una gigantesca sala riunioni dove restano solo un paio di sedie. Al terzo piano, sulle porte a vetri, ci sono ancora le insegne di tutti i negozi che popolavano l’edificio: al seminterrato il supermercato, al piano terra banca, fotografo, bar, profumeria, camiceria, erboristeria, barbiere, tabaccheria. Al primo piano ottica, intimo, abbigliamento, biancheria, gadget e articoli da regalo, pelletteria, scarpe, acquari, arredamento, quadri. Arrivati al terzo piano si vede la grande insegna di un’agenzia immobiliare, un ristorante, un bar, un negozio di abbigliamento, un centro estetico. Tra scale mobili ricoperte di macerie, i due ispezionano ogni piano e salendo arrivano alle camere. Trovano anche un gattino nero e bianco e continuano a salire attraverso le scale, entrando nei vari piani da portelloni antipanico aperti.

Tanti gli incendi in tempi recenti

Quasi tutte le porte delle camere si aprono, si sente odore di bruciato nelle zone in cui sono scoppiati gli incendi, causati da bivacchi di persone senzatetto che in questi anni hanno utilizzato abusivamente la struttura. L’ultimo è recente, il 14 agosto: attorno alle 17,30 le fiamme si sono sprigionate nei piani alti della parte posteriore dell’edificio, quella affacciata su via Cristoforo Colombo, e sono state domate in breve tempo dai vigili del fuoco. Un altro incendio, sempre il pomeriggio, era scoppiato il 31 gennaio 2022, ancora nella stessa porzione dell’ex hotel. Episodi che hanno rilanciato il problema del degrado dell’edificio e di quello dell’ex Reggiani (anche questa ad agosto ha visto scoppiare quattro incendi in venti giorni), tanto che il consigliere comunale Alberto Ribolla ha presentato un ordine del giorno riproposto più volte da gennaio 2020, mai discusso, in cui chiedeva all’Amministrazione di attivarsi sull’ex Una Hotel «per ripristinare lo stato di decoro del complesso, effettuando controlli e interventi a tutela dei cittadini e del tessuto urbano». Ma ora c’è un nuovo allarme, oltre agli incendi. Arrivati al sesto piano i due Youtuber trovano infatti una distesa di materassi e due ragazzini, a cui dicono di fare attenzione visto che è pieno di vetri rotti. «Venite spesso qua?» chiedono. «Sì sì, veniamo qua per questi materassi che son bellissimi per buttarsi». E poi spiegano che dal parapetto del piano superiore, insieme ad altri ragazzi, hanno posizionato un materasso che penzola per metà sul vuoto e da lì «scivolano» su quelli del piano di sotto. «Non è il caso di farlo, guarda che rischiate di farvi male» ammoniscono Richi e Dadda, ma ricevono una risposta tra le risatine: «Lo sappiamo».

«Fenomeno nuovo e preoccupante»

«È un fenomeno nuovo e certo preoccupante, non ne eravamo a conoscenza – commenta l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi – anche se la polizia locale effettua controlli regolari. Lunedì contatteremo la proprietà, UnipolSai, perché chiuda immediatamente gli ingressi impedendo l’accesso all’edificio».

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