Evasione fiscale e fatture false, coinvolti nove bergamaschi

È coinvolta anche la Bergamasca nell’operazione di mercoledì 7 settembre dei Carabinieri e della Guardia di Finanza: sono state eseguite 27 misure cautelari personali e sequestri per oltre 93 milioni di euro. Sono 73 gli indagati, ci sono anche nove bergamaschi coinvolti.

Si tratta di un’indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brescia e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, l’epilogo di un’attività investigativa condotta a partire dal 2019, dalla Compagnia dei Carabinieri e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Gardone Val Trompia.

Le indagini sono state avviate dall’Arma dei Carabinieri in relazione ad ipotesi di riciclaggio nei confronti di un sodalizio i cui indagati avevano vari precedenti, tra cui, in particolare, la gestione di rifiuti non autorizzata e il traffico di stupefacenti. Le verifiche hanno consentito di indagare sull’esistenza di una frode fiscale, in relazione alla quale la Guardia di Finanza ha condotto gli accertamenti economico finanziari, anche mediante l’approfondimento di numerose segnalazioni di operazioni sospette.

Sulla base del quadro emerso, sono state quindi eseguite 27 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere, 14 degli arresti domiciliari e 5 obblighi di dimora, nonché il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie, per oltre 93 milioni di euro

Sulla base del quadro emerso, sono state quindi eseguite 27 ordinanze di custodia cautelare, di cui 8 in carcere, 14 degli arresti domiciliari e 5 obblighi di dimora, nonché il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie, per oltre 93 milioni di euro. Evasione fiscale, riciclaggio, autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti sono slo alcuni dei reati contestati: 73 gli indagati, sono nove i bergamaschi coinvolti tra cui uno in custodia cautelare in carcere, uno agli arresti domiciliari e uno con obbligo di dimora.

Le operazioni, che hanno visto coinvolte circa 200 unità di personale appartenenti a Reparti delle due forze di Polizia, sono state condotte in più regioni: Lombardia, Veneto, Toscana, Campania, Lazio, Marche, Liguria, Calabria, Sicilia e Sardegna.

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