Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 16 Gennaio 2025
Evase dai domiciliari dopo la morte della donna che aveva colpito con un pugno: arrestato in Francia
L’OPERAZIONE. Nel 2022 aveva colpito una donna, poi deceduta nel 2024, con un pugno. In fuga dai domiciliari, fermato nell’hinterland di Lione.
Lo scorso 6 gennaio il Servizio interdipartimentale di polizia giudiziaria - Sipj - della polizia di Lione, in Francia, in collaborazione con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo, ha arrestato a Villeurbanne, nell’hinterland di Lione, un cittadino tunisino ricercato da tempo a seguito di una condanna per lesioni gravissime: nella zona delle autolinee, nel 2022, aveva colpito con un pugno una donna, poi deceduta a marzo 2024.
Un arresto in esecuzione di un mandato d’arresto europeo, dopo mesi di indagini che hanno permesso di tracciare i movimenti del ricercato, sottrattosi alla giustizia nel mese di marzo mentre si trovava agli arresti domiciliari in attesa dell’installazione del braccialetto elettronico. Ora dovrà scontare la pena residua di 4 anni e 3 mesi di reclusione.
Il pugno alle autolinee
Il 21 luglio del 2022 era stato arrestato in flagranza per aver colpito una donna con un pugno. Lei, cadendo a terra, aveva battuto la testa sull’asfalto ed era finita in coma. Inizialmente era stata disposta la custodia cautelare in carcere, poi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ma il 31 marzo 2024 l’uomo si era allontanato dall’abitazione, facendo perdere le proprie tracce.
Nel frattempo, a seguito delle lesioni riportate e delle complicanze scaturite da un quadro clinico complesso, la donna è deceduta il 26 marzo 2024 all’ospedale di San Giovanni Bianco. Per questo era stato aperto un nuovo procedimento nei confronti dell’uomo, per il reato di omicidio preterintenzionale aggravato.
Arrestato anche il fratello
Durante la stessa operazione, le forze di polizia spagnole - sempre in collaborazione con il Nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo - hanno arrestato il fratello, già condannato per reati legati alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti. È stato estradato in Italia dove dovrà scontare la pena residua di 9 mesi di reclusione.
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