Estate, boom di turisti: saliti del 55%, una media di 17mila al giorno

L’INDAGINE. A luglio il picco di 19mila. In tre mesi oltre un milione e mezzo di visitatori. E le cifre di quest’anno superano del 23% quelle del 2019.

A luglio il boom, con quasi 19mila turisti «agganciati» alla rete di telefonia mobile in un solo giorno. Contatti intercettati dal monitoraggio delle sim telefoniche, un’indagine promossa da VisitBergamo per capire quanti visitatori passano del tempo nella nostra città. E il dato di giugno, luglio e agosto è straordinario, con il 55% in più delle presenze registrate nello stesso arco temporale lo scorso anno. La media è stata di 17mila turisti al giorno , in tutto quindi oltre un milione e mezzo di visitatori nel trimestre oggetto dell’indagine realizzata dalla società di data intelligence InTwig. Non solo turisti che hanno pernottato nelle strutture alberghiere della città, ma anche chi è stato ospite di amici o chi, ancora, ha scelto Bergamo per la visita in giornata, il turista cosiddetto «mordi e fuggi», rimasto in città almeno per quattro ore (tecnicamente gli «escursionisti»). Applicando alcuni algoritmi, è stato possibile escludere dal conteggio i «city user», chi cioè viene in città ogni giorno per mere ragioni di lavoro. L’immensa raccolta dati parte dalle sim dei telefoni cellulari: prese in considerazione solo quelle dei non residenti in città o in provincia di Bergamo.

Ecco dunque un primo bilancio della stagione estiva a Bergamo, Capitale della Cultura insieme a Brescia. Che piace in particolare agli stranieri, il 53% di quei 17mila che ogni giorno degli ultimi tre mesi hanno visitato la città, anche solo per una gita. Sono sempre loro a fare la parte del leone quando si parla di pernottamenti: gli stranieri rappresentano il 75%.

Per la nostra città il 2023 è stato un anno da record: «Luglio in particolare rappresenta il dato più alto mai registrato nella storia dei flussi turistici della nostra città – commenta Giorgio Gori, sindaco di Bergamo -. I numeri del monitoraggio delle sim telefoniche non sono al millimetro, quelli del consueto monitoraggio Istat saranno più precisi, ma mi pare che il trend sia molto positivo, lo vediamo da gennaio. C’è grande attenzione e visibilità sulla nostra città, anche grazie alla comunicazione che è stato possibile fare con Bergamo Brescia Capitale della Cultura».

Il dato è ancor più positivo se lo si raffronta con i numeri del 2019 (ultimo anno prima del Covid), quando già si parlava di record di presenze nella storia turistica di Bergamo. Le proiezioni fatte sul 2023, da gennaio a luglio, registrano un aumento del 23% rispetto al 2019, «ma – interviene Christophe Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo e capo di gabinetto del sindaco – credo che il dato consolidato sarà ancora più alto. Siamo davanti a numeri molto interessanti e soddisfacenti per quanto riguarda la città. Ma anche a livello provinciale la situazione è positiva. Il dato sui pernottamenti dal 2022 al 2023, considerando un periodo compreso tra gennaio e luglio, è cresciuto del 24%, anche se qui la prevalenza dei turisti è italiana, a differenza della città».

Lo stesso dato dei pernottamenti in città segna una crescita ancora maggiore, pari al 40%. Il picco anche per quanto riguarda la ricettività è a luglio, mentre ad agosto c’è stata una lieve flessione rispetto ai due mesi precedenti: «I visitatori sono stati in media 17.500 al giorno, contro i quasi 19mila di luglio – snocciola il dato Sanchez –. Ma ce lo aspettavamo perché è una tendenza che abbiamo visto negli anni sul mese di agosto».

La maggior parte dei turisti stranieri sono francesi, seguiti dai polacchi, spagnoli, inglesi e tedeschi. Tra gli intercontinentali, i più numerosi sono gli americani, seguiti dai cittadini dei Paesi asiatici, Australia, Brasile, India e Cina. Per quanto riguarda gli italiani, invece, tra i «casalinghi» spiccano i visitatori provenienti da Milano, Brescia, Monza e Brianza. Da fuori regione, tanti turisti da Torino, Verona, Roma e Trento, queste le prime 4 provenienze. Che tipo di turisti visitano Bergamo? Il sindaco si è fatto un’idea: «Giro per strada e sia in città bassa che in Città Alta vedo famiglie, piccoli gruppi, comitive che girano a piedi, una piccola invasione – racconta Gori –. Ma è un turismo che definirei “gentile”, sostenibile per la nostra città».

Gori: «I prezzi non schizzino in alto»

La sfida ora è mantenere il trend, «se il meteo sarà favorevole – riflette il sindaco –, settembre e ottobre saranno mesi importanti. Dobbiamo far sì che questi dati non siano una “fiammata” relativa al 2023, ma fare in modo che questa grande crescita venga confermata per i prossimi anni. Questo richiede qualità nell’esperienza turistica, le persone devono stare bene e aver voglia di tornare a Bergamo, perché l’hanno trovata ospitale, piacevole. C’è poi il tema dei prezzi, che non devono schizzare solo perché c’è un forte afflusso, dato che non c’è tutto questo potere di acquisto».

Sanchez: «Stabilizzare i dati 2023»

Un aspetto che tocca anche l’ad di VisitBergamo: «Non dobbiamo stare seduti sugli allori anche se i dati sono molto positivi – aggiunge Sanchez –. Sulle tariffe bisogna rimanere competitivi, senza esagerare come è successo in altre destinazioni». Il lavoro di queste settimane dell’agenzia del turismo è già proiettato sul 2024: «La città è particolarmente attrattiva per il turismo straniero, ma bisogna coltivare anche il turismo nazionale – conclude Christophe Sanchez –. L’obiettivo è stabilizzare i dati del 2023 anche per garantire agli operatori di poter investire sul personale e sulla formazione, così da essere ancora più competitivi».

«Un anno straordinario»

Soddisfatti anche gli Enti di categoria, che parlano di «anno straordinario, e anche ad agosto abbiamo retto bene», e lanciano già la sfida per il 2024, per il quale si dicono «fiduciosi, Bergamo continuerà a rappresentare una meta importante», anche se mettono in guardia sull’inflazione.

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