Epatiti nei bambini: «Nessun incremento anomalo in Italia»

L’indagine I risultati dell’indagine in 71 centri italiani condotta dalla Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica.

«Non si registra alcun incremento anomalo di casi di epatite acuta severa in Italia»: è questo il confortante risultato dell’indagine avviata dalla Società italiana di gastroenterologia, patologia e nutrizione pediatrica in seguito alle segnalazioni di casi di epatite acuta di origine sconosciuta giunte dalla Gran Bretagna nei giorni scorsi.

L’indagine

« L’area fegato della Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica ha condotto una rapida indagine telematica nazionale per valutare l’incidenza di nuovi casi pediatrici di epatite acuta ad eziologia sconosciuta (non A-non E) - spiega una nota del Sigenp -. Ai centri partecipanti è stato chiesto di segnalare quanti casi avessero riscontrato da gennaio 2022 a oggi, e quanti pazienti avessero necessitato di un trapianto di fegato. All’indagine, effettuata il 21 aprile e chiusa oggi, 28 aprile, hanno risposto 71 centri» di cui 11 in Lombardia.

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I risultati

Sono stati riportati in totale 20 casi di epatite acuta severa di origine sconosciuta : 18 sotto i dieci anni di età e due sopra i dieci anni, 14 pazienti sono risultati negativi a entrambi i virus epatotropi maggiori (A-E); in sei pazienti è stato riscontrato il virus dell’epatite E non è stato testato. In tre casi sono risultati positivi per SARS-CoV-2; 1 caso positivo per Adenovirus; 1 caso perNorovirus. Solo un paziente ha necessitato di un trapianto di fegato. Nel 98 per cento dei centri i medici non hanno avuto la percezione di assistere a un incremento anomalo di casi di epatite acuta severa. Il numero di casi segnalati (20) è sovrapponibile a quello del triennio precedente (2019-2021).

«I risultati dell’indagine evidenziano che, fino ad oggi, nessun incremento anomalo di casi di epatite acuta severa sia stato registrato in Italia» è la conclusione degli esperti.

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