Enac, analisi sulle capacità aeroportuali. Anche Orio sotto la lente

AEROPORTI. «Abbiamo avviato un’analisi con tutti i soggetti coinvolti per valutare la necessità di una redistribuzione del traffico per fasce orarie», ha spiegato il presidente Di Palma.

Nella giornata di martedì 6 agosto si è svolta un’importante riunione dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. Convocata dal direttore generale, Alessio Quaranta, e presieduta dal presidente Pierluigi Di Palma, con l’obiettivo di valutare la capacità aeroportuale e prevenire i possibili disagi delle prossime stagioni di traffico aereo.

Hanno preso parte all’incontro anche Fausto Palombelli e Carlo Borgomeo, rispettivamente presidenti di Assoclearance e Assaeroporti, per un’analisi delle prossime stagioni: quella invernale non presenta particolari problemi, mentre per quella estiva del 2025 verranno verificate le capacità operative e infrastrutturali degli scali di Bergamo, Venezia, Bologna, Napoli, Catania e Palermo.

«L’incontro di oggi è stato indetto con l’obiettivo di prevenire sin da ora possibili disagi nelle prossime stagioni di traffico, intervenendo sui parametri della capacità aeroportuale», ha spiegato Di Palma. «Abbiamo avviato un’analisi con tutti i soggetti coinvolti per valutare la necessità di una redistribuzione del traffico per fasce orarie, evitando orari di picco dove, oggi, si registrano i maggiori disservizi. Condivisa anche la policy che tende a valorizzare le infrastrutture aeroportuali minori».

Con un obiettivo chiaro: «Se l’aumento del traffico e della richiesta di voli va a inficiare sulla qualità dei servizi offerti ai passeggeri, l’Enac interverrà nel definire la concreta capacità infrastrutturale degli scali per garantire, al meglio, la qualità dei servizi aeroportuali a tutela dei diritti dei passeggeri».

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