Elezioni provinciali, votazioni chiuse: affluenza al 69,4%

PROVINCIA. Alle 22 di domenica 29 settembre, a chiusura delle votazioni, hanno votato complessivamente 2.059 amministratori, pari al 69,4%.

Domenica 29 settembre si sono tenute le votazioni per il rinnovo del Consiglio provinciale. L’«election day» non riguarda solo la Bergamasca, bensì 42 Province italiane. Le urne alla Cittadella dello Sport di Bergamo, in via Monte Gleno, sono rimaste aperte fino alle 22. Subito dopo è iniziato lo spoglio.

L’affluenza

Per quanto riguarda l’affluenza, alle 12 si sono recati alle urne 1.061 elettori, pari al 35,7 % del totale. Alle 16 secondo i funzionari di via Tasso hanno votato complessivamente 1.428 elettori, pari al 48,1 % del totale. Alle 19 l’asticella è salita a quota 1.820 elettori, pari al 63,1%. Alle 22, a chiusura delle votazioni, hanno votato complessivamente 2.059 elettori, pari al 69,4%.

FASCIA A (fino a 3.000 abitanti): 52,0%;

FASCIA B (da 3.000 a 5.000 abitanti): 73,7%;

FASCIA C (da 5.000 a 10.000 abitanti): 86,2%;

FASCIA D (da 10.000 a 30.000 abitanti): 92,5%;

FASCIA E (da 30.000 a 100.000 abitanti) 100%;

FASCIA F (oltre 100.000 abitanti): 100%.

Come funziona

Si tratta di elezioni di secondo livello, il che significa che ad avere diritto di voto sono i 2.971 amministratori (sindaci e consiglieri comunali) dei Comuni bergamaschi – suddivisi in sei fasce demografiche «ponderate» in base alla popolazione dei loro paesi –, chiamati a eleggere i loro colleghi candidati. La votazione riguarda le sedici caselle del Consiglio provinciale, che rimarrà in carica per due anni, mentre in questa sede non si eleggerà il presidente: il mandato di Pasquale Gandolfi, lo scorso giugno riconfermato sindaco di Treviolo, scadrà alla fine del 2025. Ciascun elettore dovrà esprimere un voto di lista e potrà inoltre esprimere una preferenza per uno dei candidati compresi nella lista.

Le quattro liste

Le quattro liste pervenute e validate nelle scorse settimane dalla Commissione elettorale raggruppano 56 candidati consiglieri, di cui quindici primi cittadini, ventiquattro donne e dieci consiglieri provinciali uscenti. Sulla scheda elettorale non ci saranno simboli di partito: tutte le compagini puntano a «pescare» anche nel mondo del civismo. Tuttavia, la sfida è molto sentita e le forze in campo sono ben definite: in ordine di sorteggio, il «Centro destra bergamasco», la lista messa in campo da Fratelli d’Italia, i «Civici moderati per Bergamo», a trazione Forza Italia, i «Democratici e civici per la Bergamasca», espressione del centrosinistra, e infine la lista «Per Bergamo Responsabilità e Territorio», presentata dalla Lega.

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